Girgenti Acque, danneggiamenti dolosi alla rete idrica per aumentare profitti?
Nelle carte dell’inchiesta su Girgenti Acque emergono episodi di danneggiamento volontario per costringere gli utenti “ad adeguarsi”
Rotture dolose delle condotte idriche per causare disagi agli utenti al fine di costringerli “ad adeguarsi” e ottenere così il massimo dei profitti. E’ quanto emerge dall’inchiesta “Waterloo” su Girgenti Acque che all’alba ha portato al fermo di otto persone tra cui l’ex presidente Marco Campione. La Procura di Agrigento ha cristallizzato (e oggi contestato) alcuni episodi tra aprile e giugno 2014 in cui i collaboratori più stretti avrebbero manomesso o addirittura danneggiato la rete idrica volontariamente, camuffando il tutto come un improvviso guasto , al fine di far modificare agli abitanti il contratto “forfettario” con quello nuovo che prevede il calcolo a consumo più vantaggioso per l’azienda.
Un primo episodio in tal senso si registra nell’aprile 2014 nel quartiere di Fontanelle quando fu interrotta illecitamente l’erogazione dell’acqua in tre condomini. La pianificazione di simili condotte è stata anche prospettata, nei giorni a seguire, in un condominio del Viale della Vittoria e nelle zone Kaos e Cumbo.