Agrigento

Inchiesta Kerkent, no alla ricusazione dei giudici: il processo prosegue

No alla ricusazione dei giudici chiesta dalla difesa di uno degli imputati

Pubblicato 2 anni fa

No alla ricusazione dei giudici chiesta dalla difesa di uno degli imputati del processo, che si celebra col rito ordinario davanti la prima sezione penale del tribunale di Agrigento, scaturito dalla maxi inchiesta “Kerkent” sulla scalata del boss Antonio Massimino alla guida della famiglia mafiosa della città dei templi.

La richiesta avanzata nella scorsa udienza dall’avvocato Ninni Giardini – che difende Francesco Luparello, 46 anni, di Porto Empedocle, ritenuto associato al clan del boss Antonio Massimino – è stata dichiarata inammissibile e così il processo prosegue.

La difesa ipotizzava un forte pregiudizio nel rigettare ogni istanza di revoca della misura cautelare” dell’assistito che, a sua volta, aveva reso dichiarazioni spontanee accusando il Tribunale di volerlo  “devastare psicologicamente negando la libertà. Sette gli imputati in questo stralcio: Pasquale Capraro, 28 anni; Angelo Cardella, 48 anni; Francesco Luparello, 46 anni; Saverio Matranga, 42 anni; Gabriele Miccichè, 29 anni; Calogero Trupia, 34 anni e Angelo Iacono Quarantino, 28 anni.

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