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La strage di Ravanusa, il cedimento di una saldatura alla base della perdita di gas

Una saldatura delle rete risalente al 1988 si sarebbe sfaldata: quasi terminata la super-perizia sulla tragica esplosione

Pubblicato 2 anni fa

La perdita di gas che ha causato l’esplosione che ha squarciato un intero quartiere a Ravanusa lo scorso 11 dicembre, causando la morte di nove persone (dieci con il bimbo nel grembo della madre), sarebbe dovuta al cedimento di una saldatura di un raccordo a “esse” nella rete del metano.

E’ quanto emergerebbe dalla super-perizia, a cui da mesi sta lavorando il pool di consulenti guidato dal prof. Antonio Barcellona, disposta dalla Procura di Agrigento guidata da Salvatore Vella per fare luce sulla strage di via Trilussa. L’elaborato finale sta per essere consegnato agli inquirenti.

Al centro delle “attenzioni” del pool ci sarebbe la rete risalente al 1988 che venne realizzata da “Siciliana Gas”, una società partecipata dalla Regione. Attualmente sono dieci gli indagati tra i vertici nazionali e regionali di Italgas, la società che ha poi preso in gestione la rete del metano.

Le indagini proseguono e sono tante le domande a cui bisognerà dare una risposta. Tutti i controlli sono stati fatti regolarmente? Era prevedibile il cedimento della saldatura? Poteva essere evitata questa strage? Ad occuparsi dell’attività investigativa sono i carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento, guidati dal colonnello Vittorio Stingo. Sono stati già acquisiti documenti e sentiti diversi residenti della zona. 

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