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Lampedusa, ai domiciliari con 24kg di cocaina: arrestato

In giornata l'arresto è stato convalidato cosi come chiesto dalla Procura della Repubblica di Agrigento

Pubblicato 2 anni fa

I carabinieri della Stazione di Lampedusa, hanno arrestato in flagranza di reato per l’attività di spaccio in corso, il pregiudicato lampedusano Ignazio Umberto Blandina.

A seguito di una perquisizione presso l’abitazione a Lampedusa, i militari dell’Arma, rinvenivano e sequestravano più di 24 chilogrammi di cocaina, per la maggior parte ancora confezionata in panetti, oltre a bilancini di precisione e migliaia di euro in contanti.

Nella giornata di oggi il Gip di Agrigento Francesco Provenzano ha convalidato l’arresto in flagranza di reato, chiesto dalla Procura della Repubblica diretta dal Procuratore della Repubblica f.f. Salvatore Vella, per detenzione aggravata a fini di spaccio di cocaina. 

“Lampedusa si conferma oggi come una delle maggiori piazze di spaccio di cocaina dell’intera Sicilia, in cui la sostanza viene venduta mediamente a prezzi più alti rispetto alle altre piazze siciliane, per la grande domanda di sostanza stupefacente in un territorio così piccolo, soprattutto nel periodo estivo quanto l’isola viene invasa da migliaia di turisti”,  dichiara il procuratore capo facente funzioni Salvatore Vella. “L’ottimo lavoro di controllo del territorio, continua il Procuratore, svolto dai militari della Stazione Carabinieri di Lampedusa e della Compagnia Carabinieri di Agrigento, coordinati dalla Procura della Repubblica, continua però a dare i propri frutti”. 

Da qualche giorno i militari di Lampedusa si erano accorti di un anomalo via vai di persone nell’abitazione di Blandina, che era anche sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare. Da lì la decisione di controllare meglio l’abitazione e poi di sottoporla a perquisizione.

Il Gip di Agrigento ha ritenuto fondati gli elementi di prova raccolti a carico dl Blandina e ha ritenuto grave il pericolo che lo stesso potesse continuare la propria attività illecita di spaccio di sostanze stupefacenti, disponendo la custodia in carcere presso il carcere di Agrigento, come richiesto dal pm Gianluca Caputo.  

Le indagini giudiziarie non sono concluse e le condotte oggi contestate all’indagato non sono ancora definitivamente accertate.

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