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L’esplosione al mercato e la morte di due donne, chiesti 8 anni e 6 mesi per ambulante agrigentino 

La micidiale esplosione, che provocò la morte di due donne e tredici feriti, seconda l’accusa fu provocata da una bombola che l’agrigentino usava nella sua rosticceria ambulante

Pubblicato 3 mesi fa

A sei anni di distanza dalla tragica esplosione al mercato comunale di Gela, con il pesantissimo bilancio di due vittime e tredici feriti, la procura della Repubblica guidata da Salvatore Vella ha chiesto la condanna ad otto anni e sei mesi di reclusione nei confronti di  Claudio Catanese, ambulante originario di Grotte. Il commerciante, che gestiva un furgone adibito a rosticceria, è accusato di omicidio colposo, incendio, lesioni colpose e alcune violazioni amministrative. Per alcune di queste contestazioni è scattata la prescrizione mentre per altre ancora il pm Lucia Caroselli ha chiesto l’assoluzione.

Secondo la ricostruzione dell’accusa, dunque, la micidiale deflagrazione sarebbe partita proprio dal furgoncino del commerciante agrigentino e, in particolare, da una bombola che Catanese utilizzava nella rivendita. Per il pubblico ministero, infatti, non soltanto ci sarebbe stato un eccessivo riempimento e un miscelamento tra gpl per trazione e gpl per uso domestico ma la bombola sarebbe stata esposta a lungo sotto il sole facendone aumentare la pressione. L’esplosione provocò la morte di due donne – Tiziana Nicastro e Giuseppa Scilio – e altre tredici persone rimasero ferite. I familiari delle vittime, così come i feriti, si sono costituiti parte civile.

Il pm ha altresì chiesto la condanna della società Sicilpetroli con una sanzione pecuniaria di oltre 800 mila euro. Il commerciante agrigentino, infatti, si sarebbe rifornito nell’impianto gestito dall’azienda di carburante. La parola adesso passa alle difese sostenute dagli avvocati Antonino Gaziano, Salvatore Pennica, Alfonso Neri e Gerlando Virone. Tra gli avvocati di parte civile Flavio Sinatra, Ivan Bellanti, Davide Limoncello, Enrico Aliotta, Salvo Macrì, Riccardo Balsamo, Joseph Donegani, Rosario Giordano, Tommaso Vespo, Giada Scerra e Luigi Cinquerrui.

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