Apertura

L’estate è per tutti ma non per i disabili: l’appello di Nadia

L'influencer Nadia Lauricella lancia un appello alle istituzioni e alle autorità competenti

Pubblicato 3 anni fa

L’estate è il momento in cui fare programmi per nuove esperienze, è il tempo del divertimento, delle spiagge, dei viaggi alla scoperta di nuove culture e tradizioni. La possibilità di godersi a pieno l’estate dovrebbe essere concessa a tutti, senza distinzioni. In Sicilia a piccoli passi, si è cominciato ad appoggiare diversi progetti per promuovere un turismo sempre più accessibile. Sono sempre di più le spiagge e le strutture ricettive che si sono dotate di passerelle, di sedie job, e altri dispositivi per il superamento di tutti gli ostacoli.

Ma non per tutte le spiagge.

Nonostante la stagione estiva sia già iniziata da tempo, nelle spiagge agrigentine è negato l’accesso ai diversamente abili, sono poche quelle che hanno una passerella, sono poche quelle che hanno a disposizione una sedia job e sono poche quelle che hanno un percorso per i non vedenti. Ma non sono solo le spiagge ad essere un ostacolo per i disabili. Finisce la scuola, e per i piccoli inizia il periodo dei centri estivi organizzati da Comuni, Parrocchie, enti pubblici o privati, sono momenti nei quali i bambini sperimentano giochi e attività con i propri pari.
Duole registrare che purtroppo sono ancora diffusi i casi in cui per i bambini con disabilità l’accesso ai centri estivi viene negato o reso particolarmente difficile e di conseguenza tutto questo pesa sulle spalle dei genitori.

“Quando vivi in una meravigliosa regione come la Sicilia,l’estate è tanto attesa con tanto entusiasmo. Confrontandomi con tanti genitori con bambini/e, ragazzi/e disabili, questo stesso entusiasmo è vissuto diversamente se non addirittura,viene meno”. A parlare è l’influencer Nadia Lauricella in campo contro la discriminazione attuata nei confronti delle persone con disabilità. “I pochi centri che ci sono, continua Nadia, abbracciano prevalentemente e spesso, solamente, i casi dell’autismo (e grazie al cielo che ci sono), ma ovviamente non sono adatti per tutte le disabilità e soprattutto, non tutte le disabilità sono l’autismo! È anche vero che per realizzare un centro del genere servono maggiori specialisti, competenti nel settore e maggiori volontari, conclude Nadia che chiede alle Amministrazione e alle autorità competenti: “non sarebbe ora che tutti riescano a godere dell’estate senza aver paura che si possa ricadere nell’emarginazione?”

Le famiglie si sentono sole e abbandonate. Nessuno prende in considerazione le difficoltà che questi genitori, lavorando, devo affrontare.

“Per noi genitori di bambini disabili inizia un calvario l’estate. Ogni anno si ripetono sempre le stesse problematiche”, dichiarano due mamme Santina e Concetta. “Poche strutture accolgono i bambini, perchè hanno bisogno di più attenzioni e quindi nei grest o nei campi estivi non vengono accettati, al mare ci sono stabilimenti di lusso e poi non sono attrezzati, per non parlare dei posti auto spesso occupati e a pagamento, e i bagni resi aperti a tutti. Insomma, ogni persona con disabilità ha il diritto di essere rispettata per la propria dignità e autonomia, e ad essere partecipi ad inclusioni,e a non essere discriminato o limitati nelle loro possibilità”, hanno concluso le due mamme.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

banner omnia congress