Licata, continue minacce alla moglie: arrestato 40 enne
L’uomo era già sottoposto a divieto di avvicinamento nei luoghi frequentati dalla persona offesa
A Licata, la Polizia di Stato ha dapprima tratto in arresto e successivamente eseguito una tempestiva ordinanza di aggravamento di misura cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Agrigento, a carico di un quarantenne licatese.
In particolare il predetto arrestato, indagato per maltrattamenti in famiglia, sebbene sottoposto alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento a meno di 150 metri dai luoghi frequentati dalla persona offesa, la propria moglie, la mattina di ieri si presentava minaccioso sotto casa della donna, pretendendo pure di accedere all’interno della abitazione coniugale.
Il tempestivo intervento delle pattuglie del Commissariato di P.S. di Licata, agli ordini del vicequestore Cesare Castelli, scongiurava l’aggravamento della situazione di pericolo per la donna, tra l’altro minacciata di possibili ritorsioni anche gravi, e l’uomo veniva tratto in arresto, nella flagranza del reato, per aver disatteso le prescrizioni della predetta ordinanza cautelare, cui era sottoposto che, come detto, disponeva il divieto di avvicinamento.
Poche ore dopo il predetto arresto dell’uomo, su tempestiva richiesta del P.M. della Procura della Repubblica di Agrigento, giungeva l’ordinanza di aggravamento con la quale il GIP del Tribunale agrigentino, accogliendo pienamente le richieste del P.M. e l’attività svolta dalla P.G., disponeva la custodia cautelare in carcere dell’indagato al fine di infrenare le condotte violente ed evitare la reiterazione dei reati commessi e, soprattutto, di quelli più gravi dallo stesso prospettati.
Pertanto, il personale del Commissariato licatese eseguiva immediatamente la citata misura cautelare custodiale e, su disposizione della A.G., l’indagato veniva condotto presso la Casa Circondariale di Agrigento ove dovrà rimanere ristretto in regime carcerario.


