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L’omicidio del cardiologo Alaimo, al via il processo d’appello

Un solo colpo, fatale. Poi una breve fuga terminata con l’arresto da parte dei carabinieri. Alla base del delitto ci sarebbe il mancato rilascio di un documento utile al rinnovo della patente.

Pubblicato 3 ore fa

Al via ieri mattina, davanti la Corte di assise di appello di Palermo, il processo di secondo grado per l’omicidio del cardiologo Gaetano Alaimo, ucciso con un colpo di pistola all’interno del suo ambulatorio a Favara il 22 novembre 2022. Sul banco degli imputati siede Adriano Vetro, bidello favarese di 49 anni. In primo grado l’uomo è stato condannato a 22 anni di reclusione. La Corte di assise di appello ha rinnovato l’istruttoria dibattimentale, accogliendo la richiesta degli avvocati Sergio Baldacchino e Raffaele Bonsignore.

Il prossimo 26 giugno, dunque, sarà sentito in aula il consulente di parte, dottor Leonardo Giordano. L’omicidio del cardiologo Alaimo si consuma nel primo pomeriggio del 29 novembre 2022. Vetro, in cura dal medico, si presenta senza appuntamento nella clinica di via Bassanesi armato di una pistola calibro 7.65 risultata poi clandestina.

Un solo colpo, fatale. Poi una breve fuga terminata con l’arresto da parte dei carabinieri. Alla base del delitto ci sarebbe il mancato rilascio di un documento utile al rinnovo della patente. I familiari della vittima sono rappresentati dall’avvocato Giuseppe Barba mentre l’Ordine dei medici, anch’esso parte civile, dall’avvocato Gaetano Caponnetto.

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