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Neonato morto per problemi respiratori a Canicattì: gup dispone nuove indagini

Richiesta di perizia medico legale avanzata dalla difesa rigettata e nuove indagini per verificare ulteriori responsabilità. Lo ha stabilito il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Agrigento Francesco Provenzano che ha dato termine di due mesi per svolgere ulteriori accertamenti al fine di stabilire, laddove venissero riscontrate, eventuali responsabilità. La vicenda è quella legata […]

Pubblicato 4 anni fa

Richiesta di perizia medico legale avanzata dalla difesa rigettata e nuove indagini per verificare ulteriori responsabilità. Lo ha stabilito il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Agrigento Francesco Provenzano che ha dato termine di due mesi per svolgere ulteriori accertamenti al fine di stabilire, laddove venissero riscontrate, eventuali responsabilità.

La vicenda è quella legata alla morte di un neonato all’ospedale Barone Lombardo di Canicattì nel marzo 2017. Secondo la procura di Agrigento – che ha chiesto il rinvio a giudizio per omicidio colposo della pediatra Maria Favata, 62 anni, e del neonatologo Stefano Attardo, 64 anni – ci sarebbe stata una negligenza operativa alla base della morte del neonato, figlio di una coppia di Ravanusa. Il piccolo presentava fin da subito problemi respiratorio che, secondo l’accusa, non sarebbero stati trattati con il “tempestivo esame emogasanalitico”.

Il giudice, dunque, ha disposto nuove indagini: bisognerà accertare l’eventuale intervento di altri sanitari, chi eseguì la manovra Kristeller e se il reparto fosse dotato di una culla per il trasporto Il collegio difensivo è rappresentato dagli avvocati Salvatore Manganello ed Eduardo Cirino. Si torna in aula il 20 febbraio. 

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