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Omicidio a Raffadali, i familiari di Gabriele Rampello: “Confidiamo nella giustizia”

"Restiamo a disposizione per fornire ogni contributo utile affinché Gabriele possa avere giustizia"

Pubblicato 2 anni fa

“Confidiamo nella giustizia e nell’attività investigativa in corso. Restiamo a disposizione per fornire ogni contributo utile affinché Gabriele possa avere giustizia.” I familiari di Gabriele Rampello, 24enne ucciso dal padre lo scorso 1 febbraio in piazza Progresso a Raffadali, rompono il silenzio con una nota stampa affidata ai legali di fiducia Pietro Maragliano, Tatiana Pletto e Alberto Agiato: “Nessun commento sul tragico evento nonché in merito al responsabile perché questo lutto merita di essere rispettato con silenzio. Nessuna ipotetica giustificazione potrà mai legittimare un padre che priva il figlio della propria vita.”

A parlare sono la nonna Francesca, lo zio Giuseppe e la madre Maria. Quest’ultima è stata peraltro stata individuata quale persone offesa nel procedimento a carico dell’ex marito Gaetano Rampello. Il poliziotto è accusato di omicidio aggravato dalla premeditazione e dell’aver agito contro un discendente. Il 3 febbraio l’uomo comparirà davanti il gip Micaela Raimondo per la convalida dell’arresto.

Venerdì pomeriggio, invece, verrà conferito l’incarico al medico legale Alberto Alongi che dovrà effettuare l’autopsia, così come disposto dal sostituto procuratore Chiara Bisso, alla quale parteciperanno anche gli avvocati Daniela Posante, che rappresenta Rampello, e i legali di fiducia della persona offesa Pietro Maragliano, Tatiana Pletto e Alberto Agiato che hanno già predisposto una produzione documentale da offrire al Pubblico Ministero. 

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