Apertura

Omicidio agricoltore a Canicattì, il killer confessa: si cerca la pistola (vd e ft)

E’ in corso la conferenza stampa, presso i locali del Commissariato di Canicattì, convocata dalle forze dell’ordine per illustrare i dettagli nell’ambito dell’indagine lampo sull’omicidio avvenuto nella tarda mattinata di ieri in contrada Calici in cui è rimasto vittima l’agricoltore Vincenzo Cannizzaro Sciascia, 68 anni. In una operazione congiunta è stato fermato Carmelo Rubino, anche […]

Pubblicato 5 anni fa

E’ in corso la conferenza stampa, presso i locali del Commissariato di Canicattì, convocata dalle forze dell’ordine per illustrare i dettagli nell’ambito dell’indagine lampo sull’omicidio avvenuto nella tarda mattinata di ieri in contrada Calici in cui è rimasto vittima l’agricoltore Vincenzo Cannizzaro Sciascia, 68 anni.

In una operazione congiunta è stato fermato Carmelo Rubino, anche lui 68enne nonché vicino della vittima. Dopo un interrogatorio fiume cominciata nel primo pomeriggio di ieri l’uomo avrebbe confessato il delitto, ma l’arma del delitto non è stata ancora trovata dagli uomini delle forze dell’Ordine. Alla base una strada di campagna contesa che garantisce l’accesso ai vigneti di entrambi. Nell’incontro con i giornalisti sono presenti, oltre al pm Paola Vetro, il capitano della Compagnia di Canicattì Luigi Pacifico, il capo della Squadra Mobile di Agrigento Giovanni Minardi, il commissario di Canicattì Cesare Castelli. Le indagini condotte anche il capitano del Nucleo Investigativo Armao.

Canicattì, omicidio Sciascia Cannizzaro: conferenza stampa

“L’attività congiunta tra Polizia e Carabinieri coordinati dal Sostituto Procuratore Paola Vetro, c’ha permesso di individuare in poche l’ore l’autore del delitto”, ha dichiarato il Commissario di Canicattì Cesare Castelli.

E’ stato il Comandante della Compagnia di Agrigento, Capitano Luigi Pacifico, a ricostruire la vicenda: ” Nello specifico, nella mattinata di ieri, il Rubino e la vittima, come spesso accadeva, si sono incontrati nella suindicata contrada e ne è nata l’ennesima accesa discussione, per il passaggio dei mezzi di raccolta dell’uva sulla strada. All’esito della lite Rubino avrebbe estratto una pistola e fatto fuoco sulla vittima attingendolo alla testa, per poi darsi alla fuga a bordo della sua vettura. La vittima è subito deceduta. I familiari hanno avviato subito le forze dell’ordine e sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Canicattì’, subito raggiunti dai colleghi del Nucleo Investigativo mentre le ricerche permettevano al personale del commissariato di Canicattì e della Squadra Mobile di Agrigento di individuare Rubino e di trattenerlo in Commissariato”

 “I capi di imputazione provvisoria sono omicidio aggravato e porto illegale di arma comune da sparo,” ha spiegato il sostituto procuratore Paola Vetro. Diversi soggetti presenti in loco per questioni lavorative hanno potuto notare la scena e , interrogati hanno reso dichiarazioni ritenute di notevole valenza probatoria. Di fronte a palesi elementi di reità a suo carico Rubino ha confessato. Dopo i rituali adempimenti è stato trasferito in carcere ad Agrigento, ha concluso il pm Vetro.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *