Apertura

Omicidio marmista a Cattolica Eraclea: fonte confidenziale riferì su movente passionale

Nuova udienza in Corte d’Assise di Agrigento, presieduta dal giudice Wilma Angela Mazzara con a latere il giudice Giuseppe Miceli, nell’ambito del processo a carico di Gaetano Sciortino, operaio finito sul banco degli imputati con la gravissima accusa di omicidio: per gli inquirenti sarebbe stato lui a massacrare all’interno del laboratorio di via Crispi, a […]

Pubblicato 4 anni fa

Nuova udienza in Corte d’Assise di Agrigento, presieduta dal giudice Wilma Angela Mazzara con a latere il giudice Giuseppe Miceli, nell’ambito del processo a carico di Gaetano Sciortino, operaio finito sul banco degli imputati con la gravissima accusa di omicidio: per gli inquirenti sarebbe stato lui a massacrare all’interno del laboratorio di via Crispi, a Cattolica Eraclea, il marmista del paese Giuseppe Miceli. 

Questa mattina in aula sono stati escussi due testi chiamati a deporre dalla difesa dell’impiegato cattolicese, rappresentata dagli avvocati Santo Lucia e Liliana Azzarello. Si tratta di un brigadiere dell’Arma dei Carabinieri, che ha svolto in origine l’attività di indagine, e del titolare dell’impresa in cui Sciortino prestava servizio. 

Il primo ha raccontato in aula la circostanza venuta fuori da una fonte confidenziale che avrebbe raccontato ai carabinieri che alla base dell’omicidio ci sarebbe un movente passionale legato al mancato pagamento di una prestazione sessuale da parte della vittima che, in seguito, sarebbe anche stato oggetto di una spedizione punitiva. Questa circostanza, presa in considerazione all’inizio dell’indagine, in realtà è andata scemandosi con il tempo. 

Il secondo testimone ha invece riferito sul comportamento tenuto dal dipendente Sciortino il giorno dopo l’omicidio: l’imprenditore ha raccontato di una persona tranquilla sul posto di lavoro che non presentava alcun segno o livido. 

Si torna in aula il 19 dicembre per sentire gli ultimi tre testimoni della difesa. 

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *