Operazione “Waterloo”, finita udienza Tribunale della libertà: tre indagati sperano…

Appena terminata a Palermo l’udienza avanti il Tribunale della libertà (pres. Pappalardo) celebrata per esaminare i ricorsi presentati nell’interesse di Gian Domenico Pozno, Calogero Patti e Angelo Piero Cutaia, dall’avvocato Giuseppe Scozzari avverso il provvedimento di fermo e successiva ordinanza di custodia cautelare che ha portato in carcere e poi ai domiciliari i massimi esponenti della Società Girgenti acque che ha gestito per lunghi anni in provincia di Agrigento la distribuzione e la depurazione delle acque.

Tre ore fittissime di udienza che ha visto la Procura della Repubblica di Agrigento – fisicamente presente con il procuratore capo Luigi Patronaggio e i sostituti Antonella Pandolfi, Paola Vetro e Sara Varazi – ribadire la conferma del provvedimento restrittivo.

Di diverso avviso l’avvocato Giuseppe Scozzari, difende come detto Calogero Patti, 53 anni, dipendente di Girgenti Acque; Angelo Piero Cutaia, 51anni, direttore amministrativo di Girgenti Acque e Gian Domenico Ponzo, 54 anni, direttore generale Girgenti Acque (tutti  agli arresti domiciliari), che ha chiesto l’annullamento della misura restrittiva evidenziando che non esiste alcuna associazione per delinquere e che non si può mantenere in carcere peprsone con accuse che risalgono a oltre un lustro fa.

Entro domani si conosceranno le determinazioni del Tribunale del riesame che, sempre domani, esaminerà la posizione degli altri due indagati sottoposti a misura cautelare ossia Pietro Arnone, 58 anni, amministratore unico di Hydortecne e Marco Campione, presidente della società oggi dichiarata fallita.

Tre sinora sono gli indagati tornati in libertà: Calogero Sala, 61 anni, direttore tecnico e progettazione Girgenti Acque; Francesco Barrovecchio, 61 anni, responsabile tecnico Hydortecne, e Igino Della Volpe, 63 anni, già membro del consiglio di amministrazione di Girgenti Acque.