Agrigento

Opere realizzate abusivamente a San Leone: scattano i sigilli per “Il molo” (ft)

La Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Porto Empedocle ha apposto i sigilli alle opere realizzate abusivamente nel locale “Il molo”, struttura destinata a stazione rifornimento carburanti, bar e ristorante, sito nella banchina Nord del porticciolo turistico di San Leone (Agrigento).  In particolare, la P.G. operante ha dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo […]

Pubblicato 5 anni fa

La Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Porto Empedocle ha apposto i sigilli alle opere realizzate abusivamente nel locale “Il molo”, struttura destinata a stazione rifornimento carburanti, bar e ristorante, sito nella banchina Nord del porticciolo turistico di San Leone (Agrigento). 

In particolare, la P.G. operante ha dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso dal Pubblico Ministero, Paola Vetro, delle opere e delle varianti realizzate sul pubblico demanio marittimo in difformità all’esistente titolo concessorio, consistenti nel cambio di destinazione d’uso di una porzione di suolo inizialmente destinata ad autolavaggio e trasformata in area giardino/lounge bar, nell’occupazione abusiva dell’adiacente struttura comunale (vasca idrica) dove è stata realizzata una zona dove sono stati sistemati dei tavoli e la recinzione con parapetti in vetro, realizzazione di una scala a chiocciola che conduce ad piano rialzato (non calpestabile) attrezzato a terrazza estiva con il posizionamento di tavoli, parapetti in vetro e piano bar, realizzazione abusiva di una struttura prefabbricata destinata a servizi igienici, ampliamento non autorizzato della sala ristorante e del bar tramite realizzazione di pergotende e strutture laterali in vetro-alluminio, variazioni di livello di parti della superficie demaniale marittima assentita in concessione.

L’attività investigativa, che ha avuto come risultato l’applicazione di tale misura cautelare, trae spunto dall’attività di polizia demaniale programmata nell’ambito di giurisdizione dalla Capitaneria di porto-Guardia costiera, guidata dal comandante CGennaro Fusco, con il preciso obiettivo di contrastare gli abusi compiuti a danno del pubblico demanio marittimo, proseguita d’intesa con il procuratore aggiunto – Salvatore Vella – della Procura della Repubblica di Agrigento diretta da Luigi Patronaggio, con accertamenti tecnici sui luoghi e verifiche documentali con l’ausilio del personale dell’Ufficio tecnico del Comune di Agrigento.

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