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“Pagami il pizzo o brucio i cassonetti”: condannato empedoclino

in un primo caso riuscì a bruciare ben 35 cassonetti dei rifiuti

Pubblicato 4 anni fa

Due anni e sei mesi di reclusione per due tentativi di estorsione ai danni di un panificio e nei confronti del gestore del servizio di nettezza urbana di Porto Empedocle. I giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento, presieduta da Wilma Angela Mazzara, hanno disposto la condanna a carico di Calogero Sanfilippo, 72enne empedoclino. Alcune accuse sono cadute in prescrizione mentre all’uomo è stata riconosciuto lo stato di seminfermità mentale.

La vicenda risale al 2011 quando Sanfilippo si è reso protagonista di due atti incendiari seguiti da avvertimenti: in un primo caso riuscì a bruciare ben 35 cassonetti dei rifiuti mentre in un secondo episodio provò a incendiare un panificio. Le chiamate con cui l’imputato chiedeva soldi affinché interrompesse le azioni criminose erano rivolte ad uno dei responsabili del servizio di nettezza urbana del paese.

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