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“Rientrano in provincia per il reddito di cittadinanza”: chiesti 8 rinvii a giudizio

A decidere se disporre o meno il processo a loro carico sarà il gup del tribunale di Agrigento Stefano Zammuto

Pubblicato 2 anni fa

Il sostituto procuratore della Repubblica, Chiara Bisso, ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di otto persone accusate di aver indebitamente percepito il reddito di cittadinanza. A rischiare il processo sono: Erika Angello, 32 anni; Francesca Carbone, 41 anni; Antonino Castiglione, 58 anni; Paola Gambaro, 55 anni; Dario Micalizio, 39 anni; Loredana Rizzuto, 48 anni; Sonia Sciabica, 47 anni; Luis Alberto Zazzetta, 61 anni. 

A decidere se disporre o meno il processo a loro carico sarà il gup del tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, nell’udienza preliminare fissata il prossimo 31 maggio. In particolare agli otto imputati, tutti residenti all’estero, viene contestato l’aver percepito indebitamente il reddito pur non avendo le “carte in regola” per richiederlo.

La vicenda scaturisce da alcuni controlli degli inquirenti all’ufficio anagrafe che avrebbero fatto emergere alcuni movimenti “sospetti” e presunte false dichiarazioni sul reale stato di residenza. L’importo indebitamente percepito dagli otto ammonterebbe a circa mille euro a testa erogato per ben 27 mensilità. Il collegio difensivo è composto dagli avvocato Monica Malogioglio, Annalisa Russello, Salvatore Cusumano, Olindo Di Francesco, Antonio Provenzani, Fabio Sardo e Pietro Maragliano. 

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