Agrigento

Risse e violenza a Raffadali, riunito il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica

L’incontro è stato convocato a seguito dei recenti episodi delittuosi e atti di violenza tra gruppi di giovani che si stanno verificando con sempre maggiore frequenza

Pubblicato 4 ore fa

Oggi  si è tenuta, presso il Palazzo del Governo, una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduta dal prefetto di Agrigento Salvatore Caccamo, con la partecipazione del sindaco di Raffadali Dott. Silvio Cuffaro e dei vertici delle Forze di polizia.  L’incontro è stato convocato a seguito dei recenti episodi delittuosi e atti di violenza tra gruppi di giovani che si stanno verificando con sempre maggiore frequenza durante la corrente stagione estiva nei luoghi di aggregazione del centro abitato di Raffadali e che hanno destato preoccupazione nella cittadinanza e tra le Autorità locali.

Nel corso della riunione è stata affrontata una puntuale analisi del contesto territoriale e delle dinamiche alla base dei fatti, che sembrano riconducibili a rivalità tra gruppi di adolescenti, talvolta alimentate da comportamenti devianti sui social networks. Parallelamente, è stata analizzata la più recente rilevazione dell’indice di delittuosità nel Comune di Raffadali redatta sulla base dei dati forniti dalle forze di polizia a carattere generale. Sebbene il dato complessivo non evidenzi un aumento significativo dei reati rispetto all’anno precedente, è stato registrato il verificarsi di reiterati episodi di micro-criminalità e turbativa della quiete pubblica, in particolare tra minori e giovani adolescenti, spesso riuniti in gruppi informali.

Alla luce di tali evidenze, il Comitato ha deliberato il rafforzamento dei controlli da parte delle Forze dell’ordine con una presenza più capillare nei punti sensibili del territorio comunale, specialmente durante le ore serali e nei fine settimana. Sono stati pianificati, a tal fine, servizi straordinari di controllo del territorio con l’impiego coordinato di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia municipale, per presidiare con maggiore intensità le aree più sensibili del territorio cittadino.  All’esito dell’incontro, il Prefetto ha tuttavia ribadito che i comportamenti devianti e antisociali, in particolare nelle fasce adolescenziali, vanno affrontati con un approccio multilivello che affianchi all’azione repressiva un forte investimento sul fronte della prevenzione, come il coinvolgimento di istituzioni scolastiche, servizi sociali e associazioni del territorio e istituzioni religiose.

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