Agrigento

Truffa, chiesto rinvio a giudizio per dieci autisti della Tua

L'inchiesta nasce da un'indagine interna della Tua

Pubblicato 3 anni fa

Il sostituto procuratore della Repubblica, Paola Vetro, ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di dieci autisti della Tua – azienda che si occupa del trasporto urbano nella Città dei Templi – a cui adesso vengono contestati i reati di truffa aggravata e interruzione di pubblico servizio. Si tratta del consigliere comunale Angelo Vaccarello, Maurizio Buttige’, 52 anni; Maurizio Camilleri, 52 anni; Giuseppe Danile, 60 anni; Giuseppe Donisi, 52 anni; Vincenzo Falzone, 53 anni; Giuseppe Lattuca, 59 anni; Michelangelo Nasser, 57 anni; Andrea De Carmelo Russo, 59 anni; Giuseppe Trupia, 54 anni. La prima udienza preliminare si celebrerà il prossimo 17 febbraio davanti il gup del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella.

I fatti contestati (2016-2017) dalla procura agrigentina scaturiscono dalla denuncia dell’azienda stessa che, con l’aiuto di un investigatore privato, comincia a fare indagini sui propri dipendenti presentando poi un dossier al Palazzo di Giustizia. Secondo l’accusa gli autisti dei bus avrebbero venduto biglietti acquistabili solamente presso le rivendite a bordo dei mezzi e non registrandoli poi nell’apposita “distinta giornaliera di rivendita”. A tre dei dieci indagati viene anche contestata l’ipotesi di interruzione di servizio pubblico perché – durante il proprio turno di servizio – avrebbero sostato al di fuori del percorso consentito per circa venti minuti causando una modifica di alcune fermate.

Per gli stessi fatti è in corso da circa due anni un procedimento davanti il giudice del lavoro del Tribunale di Agrigento che ha annullato tutti i provvedimenti di licenziamento che erano stati proposti dall’azienda reintegrando i dipendenti a lavoro. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Tanja Castronovo, Leonardo Marino, Teresa Chiara, Gianluca Urso e Alessandro Rampello e Daniela Posante.

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