Canicattì

Canicattì, medici a confronto sul carcinoma prostatico

Così come accade per il tumore alla mammella, il tumore alla prostata è, per numero di casi, il più diffuso tra gli uomini in Italia, ed è provato che solo con un approccio multidisciplinare si ottengono risultati significativi nella cura. “Controversie del trattamento del carcinoma prostatico”, è il tema che verrà affrontato in un convegno […]

Pubblicato 4 anni fa

Così come accade per il tumore alla mammella, il tumore alla prostata è, per numero di casi, il più diffuso tra gli uomini in Italia, ed è provato che solo con un approccio multidisciplinare si ottengono risultati significativi nella cura.

“Controversie del trattamento del carcinoma prostatico”, è il tema che verrà affrontato in un convegno medico sabato 7 dicembre a partire dalle 8.30 presso la sala conferenze dell’Ospedale Lombardo di Canicattì.

“Per numero di casi registrati tra gli uomini – dichiara il dottore Savarino,
Dirigente Medico Responsabile dell’Unità Operativa di Oncologia dell’ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì, Responsabile Scientifico del convegno– il tumore alla prostata è il più diffuso. Basti pensare che in Italia si registrano 35.000 nuovi casi l’anno, mentre 450.000 sono le persone che hanno avuto questo cancro, lo hanno curato e fanno controlli periodici. Registriamo, purtroppo, un aumento dell’incidenza, ma non un aumento della mortalità, e ciò grazie alle diagnosi precoci (con il dosaggio del Psa), alla chirurgia, alla radioterapia ed ai nuovi farmaci che ci consentono di trattare la patologia.Attualmente il tasso di sopravvivenza tra chi è colpito da questo carcinoma supera il 90 per cento. Un netto passo avanti rispetto al passato. Nel corso del convegno – conclude il dottor Antonino Savarino – discuteremo delle terapie innovative per affrontare la patologia in questione, ma anche di strategie di trattamento. Vale quanto detto la scorsa settimana, nel corso del convegno sul tumore alla mammella: a fare la differenza è l’approccio multidisciplinare. Tutti gli specialisti, lavorando insieme ognuno secondo la propria competenza, si mettono al servizio del paziente ed ottengono importanti risultati. E’ questa la strada per continuare a migliorare le cure”.

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