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Canicattì, “Tentato omicidio a sfondo passionale”: Curto verrà sentito in Germania

Anche l’ennesimo tentativo di portare in aula Vincenzo Curto, pastore di Canicattì vittima di un agguato nel giugno 2016, è svanito questa mattina. Non comparso. Sebbene citato a più riprese Curto non si è mai presentato al palazzo di giustizia per riferire in merito a quanto accaduto  il 26 giugno 2016 quando fu raggiunto da […]

Pubblicato 5 anni fa

Anche l’ennesimo tentativo di portare in aula Vincenzo Curto, pastore di Canicattì vittima di un agguato nel giugno 2016, è svanito questa mattina. Non comparso. Sebbene citato a più riprese Curto non si è mai presentato al palazzo di giustizia per riferire in merito a quanto accaduto  il 26 giugno 2016 quando fu raggiunto da due colpi di arma da fuoco.

Per questo motivo il pm Alessandra Russo ha chiesto, dopo aver rintracciato la parte offesa in Germania, che quest’ultimo possa essere sentito per rogatoria cioè chiedendo ausilio alle autorità tedesche davanti cui, verosimilmente, comparirà la vittima per deporre. Circostanza questa ancora non del tutto certa. Sul banco degli imputati, accusato di tentato omicidio, siede Gianluca Scaccia, difeso dall’avvocato Angela Porcello. 

Secondo l’impianto accusatorio Scaccia, che nel frattempo avrebbe instaurato un rapporto sentimentale con l’ex compagna del Curto,  avrebbe sparato all’indirizzo del pastore nell’ambito di un regolamento di conti. Dopo un’indagine incrociata tra carabinieri  e polizia l’intuizione investigativa di un ispettore spostò le attenzioni su Scaccia che venne rintracciato e fermato. 

Il processo si celebra davanti il collegio di giudici presieduto da Gianfranca Claudia Infantino.

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