Il gup del Tribunale di Agrigento Francesco Provenzano ha rigettato l’istanza sollevata dagli avvocati della difesa che avevano chiesto che il procedimento scaturito dall’inchiesta “Diplomat” si celebrasse a Ragusa. Il processo, dunque, resta ad Agrigento.

L’udienza preliminare è a carico di 105 persone (tra fisiche e giuridiche) coinvolte nella maxi inchiesta “Diplomat” che ipotizza un giro di diplomi e titoli di studio “facili” ottenuti grazie a falsificazioni e alterazioni di percorsi scolastici mai avvenuti.

Tra i promotori della presunta organizzazione c’è anche l’ex deputato regionale Gaetano Cani al quale furono sequestrati circa 300 mila euro in contanti, durante le prime battute delle indagini, nascosti in una scatola di scarpe. Sotto la lente degli inquirenti agrigentini sono finiti alcuni istituti scolastici di Canicattì, Licata e Acireale.