Controlli dei Carabinieri nei cantieri edili, a tutela dei lavoratori: due denunce
L’azione del Nil si inserisce in un più ampio quadro di prevenzione e contrasto del lavoro sommerso e delle violazioni in materia di sicurezza
Nel corso della scorsa settimana i Carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Catania Nil hanno operato in sinergia con le stazioni territoriali dell’Arma per disinnescare situazioni pericolose per la sicurezza e la regolarità del lavoro. Sono stati, infatti, effettuati controlli in ambito edilizio a Misterbianco e a Pedara, durante i quali è emersa una situazione di irregolarità nel settore, con particolare riferimento alla sicurezza sui luoghi di lavoro e alla regolarità delle posizioni lavorative.
Il personale del Nil ha proceduto a un’attenta attività ispettiva mirata proprio per verificare il rispetto delle normative in materia di tutela dei lavoratori, concentrandosi su cantieri attivi in aree urbane e periurbane e, attraverso controlli incrociati e rilievi tecnici, è stato possibile accertare violazioni significative che hanno portato al deferimento all’Autorità giudiziaria di due responsabili di imprese edili.
Sulla base degli indizi raccolti i due imprenditori, una donna 72enne residente a Belpasso e un 45enne residente a Troina (EN), sono stati denunciati perché ritenuti responsabili rispettivamente della mancata sorveglianza sanitaria sui lavoratori e del mancato deposito in sicurezza del materiale di cantiere, ferma restando la presunzione di innocenza valevole ora e fino a condanna definitiva.
In particolare, durante la prima verifica, che ha riguardato un cantiere edile per la costruzione di appartamenti a Misterbianco, i Carabinieri hanno accertato che i lavoratori non erano stati sottoposti alla prevista sorveglianza sanitaria, ovvero l’insieme di accertamenti medici finalizzati a tutelare la salute degli impiegati, in relazione alle condizioni di lavoro e ai rischi professionali. Nel cantiere, inoltre, i militari dell’Arma hanno trovato 2 lavoratori entrambi “in nero”, ovvero privi di regolare contratto.
Nel secondo cantiere interessato, invece, situato al confine tra Pedara e Mascalucia, su 2 lavoratori presenti, 1 era privo di contratto e ovviamente di copertura assicurativa e contributiva. Il titolare dell’attività è stato anche sanzionato per non aver depositato in sicurezza il materiale edile all’interno delle aree di lavoro.
A seguito di tali verifiche, è stato adottato il provvedimento di sospensione delle attività imprenditoriali per impiego di manodopera irregolare, con sanzioni complessive di oltre 10.000 euro a cui si aggiungono ammende per oltre 2.000 euro, oltre al recupero di contributi previdenziali e assistenziali pari a 3.000 euro.