Cultura

Alla ricerca di un minimo comune denominatore di legalità

Diego Romeo conversa con Paolo Cilona

Pubblicato 3 anni fa

La proliferazione di avvenimenti culturali, in maggioranza concentrati al Teatro di Giunone senza una adeguata programmazione, ha determinato una difficoltà di presenza del cittadino. Dovrebbe invece costituire dovere amministrativo una riunione delle varie associazioni già a dicembre per  potere discutere e presentare, nei mesi successivi, un più ragionato calendario. Certo i tempi del Covid sono stati devastanti ma una preventivata programmazione dovrebbe essere la regola consueta. 

“Credo che la tua domanda produrrà qualche  effetto nei riguardi dell’Ente Parco, il quale si è reso probabilmente conto che non conviene promuovere tante iniziative culturali che volenti o nolenti in questa estate hanno creato fortissime critiche in ordine alla viabilità lungo la Panoramica dei Templi. Per la prossima stagione conviene nell’interesse generale e del Parco di ridurre al massimo gli eventi sotto il Tempio di Giunone privilegiando sempre la qualità in favore degli eventi ormai consolidati da anni”.

Improcrastinabile ormai una legge per l’obbligatorietà della vaccinazione. Ci scopriamo fragili e in balia delle zone multicolori per non parlare delle esplosioni di violenza. Eclatante l’esempio di una Sicilia quasi intoccata dal Covid un anno fa e oggi l’unica regione in giallo.

“Lo Stato più che emettere provvedimenti restrittivi per i non vaccinati ha il dovere di tutelare la salute dei suoi cittadini con un solo articolo di legge per l’obbligatorietà della vaccinazione senza se e senza ma. Lasciare detto argomento nella bocca degli sprovveduti e irriducibili provocatori crea disagi tra la popolazione. Allora l’unica via d’uscita è l’obbligatorietà per tutti gli italiani dal Brennero a Lampedusa di essere vaccinati. Inoltre, attraverso il rilascio di un certificato per i vaccinati sarà possibile fare immediato riscontro attraverso gli elenchi dei vari  uffici comunali”.

Sarebbe la volta buona per deciderci se scegliere una forsennata ricerca di consenso economico-elettorale, di accoglienza turistica o piuttosto l’attuazione di  un minimo comune denominatore di legalità.

“Il comportamento di molti italiani sta pregiudicando la serenità per tutti coloro che si sono vaccinati. Il temporeggiare da parte delle forze presenti in parlamento per vari motivi di opportunità elettorale a vantaggio di particolari categorie di lavoratori potrebbe far diffondere il virus creando un numero di contagiati assai rilevante in danno delle popolazioni vaccinate. Il colore giallo e poi quello rosso sono segnali che mettono a dura prova tutto il Paese. Ci vuole prudenza, camminare sempre con la mascherina e vaccinarsi, per scongiurare un autunno difficile”.

A conclusione della stagione estiva, che prospettive possiamo intravedere? Dal Covid stiamo imparando qualcosa?

“E’ un’epidemia che ha messo il mondo intero in ginocchio. Stati ricchi e poveri hanno dovuto prendere coscienza e conoscenza di un nuovo nemico che ha spazzato via certezze e sicurezze. Oggi dopo due anni il nemico è stato studiato in profondità dalla scienza medica che attraverso i vaccini hanno creato una difesa assai importante per la salute delle popolazioni. Dal Covid abbiamo imparato non solo a convivere ma anche a prendere atto che l’umanità può scomparire qualora la scienza medica mondiale non scopra il vaccino deterrente atto a tutelare e a salvare l’umanità”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *