Covid, Favara e Grotte chiedono la zona arancione
I comuni di Favara e Grotte hanno inoltrato richiesta di applicazione della zona arancione
I comuni di Favara e Grotte hanno inoltrato richiesta di applicazione della zona arancione per i rispettivi territori in seguito ad un aumento dei contagi. I sindaci Antonio Palumbo e Alfonso Provvidenza hanno già formalmente avanzato la richiesta al Presidente della Regione e al Dirigente Generale Dasoe dopo aver sentito il direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asp di Agrigento, Vittorio Spoto, e il commissario dell’aziendaa sanitaria provinciale, Mario Zappia.
Così il sindaco di Favara, Antonio Palumbo: “Superano quota mille i casi di contagio nella nostra città, con un numero di guariti che è purtroppo ancora estremamente basso.I numeri, va precisato, sono cumulativi e riguardano le giornate del 10 e 11 gennaio.Siamo al lavoro, come avevamo già annunciato, su ordinanze specifiche finalizzate a ridurre i rischi di contagio, anche se il quadro è in continua evoluzione e non escludiamo che specifici provvedimenti possano essere presi nei prossimi giorni dalla Regione.” Inoltre il primo cittadino ha firmato una propria ordinanza con la quale viene prorogato il divieto per quanto riguarda i saluti di commiato ai funerali e la limitazione alla partecipazione agli stessi e si impone il rispetto in tutte le attività aperte al pubblico, con obbligo di distanziamento e mascherina a partire dal mercato settimanale che si svolgerà regolarmente.
“Con la sospensione delle lezioni in presenza mi sono assunto, insieme ad altri sindaci, una grande responsabilità, ma in un campo di applicazione che riguarda l’attività di primo cittadino”, continua Palumbo. Chiederemo alla Tenenza di Favara di coadiuvarci in specifiche azioni di controllo nei luoghi più affollati della nostra città dato che molti dei nostri vigili urbani sono risultati positivi al virus.
Questo il commento del sindaco di Grotte, Alfonso Provvidenza: “ La situazione richiede la massima attenzione – afferma il sindaco Alfonso Provvidenza – pertanto, ho ritenuto opportuno richiedere alle Autorità competenti di verificare la sussistenza delle condizioni per il riconoscimento della zona arancione nel nostro Comune. In questo momento non abbiamo notizie certe sulla reale situazione epidemiologica e sanitaria; ancora più preoccupante ed incomprensibile la scelta di demandare ai Sindaci l’organizzazione della raccolta dei rifiuti speciali Covid – prosegue il Primo Cittadino -. ‘I Comuni sono il front office delle istituzioni, i luoghi per l’erogazione dei servizi a cittadini e imprese, la trincea. Quel che è accaduto nell’ultimo decennio è sotto gli occhi di tutti: l’impoverimento di personale, competenze, organizzazione, strumenti e tecnologie. Non siamo indifferenti al grido di dolore dei sindaci. Il nostro imperativo è stato solo uno, sin dall’inizio: colmare le carenze’. Questo diceva, lo scorso 10 novembre, il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intervenendo in videocollegamento alla XXXVIII Assemblea annuale dell’Anci in corso a Parma. Ad oggi non è stato colmato niente, anzi! – conclude Provvidenza – Nessun ulteriore commento!”.