Emergenza Covid-19

Si svuotano le terapie intensive ma diminuiscono vaccini con AstraZeneca nell’agrigentino

Il punto settimanale del Commissario dell’Asp di Agrigento, Mario Zappia.

Pubblicato 3 anni fa

La buona notizia è che si stanno svuotando le terapie intensive in provincia di Agrigento con i reparti di rianimazione di Sciacca e Ribera, dove al momento non c’è nessun paziente, che si apprestano a ritornare a disposizione del territorio per i no-covid. La notizia meno piacevole, invece, è la brusca frenata nella somministrazione dei vaccini soprattutto negli ultimi giorni (da una media di 2.200 a circa 1600 al giorno) con un crollo per quanto riguarda il siero AstraZeneca (180-200 dosi giornaliere in provincia). Sono queste le due principali novità, in chiaroscuro, che emergono dall’ormai consueto punto settimanale del commissario straordinario dell’Asp di Agrigento, Mario Zappia. 

La causa principale di un rallentamento nella vaccinazione con AstraZeneca è riconducibile alla diffidenza venutasi a creare nelle scorse settimane intorno a questa tipologia di vaccino. Il manager dell’Asp di Agrigento ha ribadito ancora una volta l’importanza fondamentale della somministrazione delle dosi: “E’ l’unica arma a nostra disposizione per poter uscire velocemente da questa situazione – ha dichiarato – ricordando che tutti i vaccini sono stati sperimentati e sono sicuri”. Ed è così che in provincia di Agrigento, al momento, ci ritroviamo con una massiccia scorta di Astrazeneca, che però suscita diffidenza negli agrigentini, e dosi contingentate di Pfizer. Vaccinazione che ha raggiunto il picco nella nostra provincia nella giornata del 30 aprile (anche grazie alle giornate Open) con 3.226 inoculazioni mentre il dato più basso si è registrato lo scorso 5 maggio con 1600 dosi. Ad oggi risulta vaccinato il 25% della popolazione agrigentina con 90 mila abitanti che hanno ricevuto una prima dose e altri 35 mila che invece hanno già avuto la seconda.

Sul fronte dei nuovi positivi la curva del contagio sembra cominciare a scendere (seppur lentamente) con all’incirca 1.200 casi attualmente presenti (duecento in meno rispetto alla settimana scorsa). Un dato confortante emerge dalla situazione negli ospedali: a Sciacca e Ribera si sono svuotate le terapie intensive e ad Agrigento invece risultano ricoverate in rianimazione quattro persone (3 col casco e 1 intubata). Nella Città dei Templi ci sono poi 29 pazienti in medicina covid (erano 35); a Ribera sono 9 in medicina e 5 in sub-intensiva mentre a Sciacca ci sono soltanto due pazienti in medicina e peraltro in fase di guarigione. 

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