Favara

“Casuzza”, droga a Favara: chiuse indagini, 14 indagati

L’indagine nasce agli inizi del 2019 con il ritrovamento di un telefono cellulare

Pubblicato 3 anni fa

I sostituti procuratori Gloria Andreoli e Sara Varazi hanno notificato l’avviso conclusione indagini nei confronti di 14 persone coinvolte nell’inchiesta denominata “Casuzza” – eseguita dalla Squadra Mobile di Agrigento guidata dal vicequestore aggiunto Giovanni Minardi – che ha fatto luce su un importante traffico di sostanze stupefacenti – principalmente hashish e marijuana – che si estendeva tra Favara e Canicattì. 

Si tratta di Michele Bongiorno, 30 anni; Alisea D’Ippolito, 20 anni; Vanessa Fallea, 29 anni; Gabriele Gramaglia, 25 anni; Alexsandru Adonis Hoamea, 29 anni; Giovanni Lombardo, 27 anni; Bah Ousmane, 21 anni; Carmelo Papia, 34 anni; Floriana Pia Pullara, 21 anni; Cristina Schembri, 24 anni; Antonio Sciortino, 45 anni; Calogero Sorce, 28 anni; Angelo Stagno, 28 anni; Domenico Stagno, 21 anni. 

L’indagine nasce agli inizi del 2019 con il ritrovamento di un telefono cellulare che da lì a poco si è rivelato un prezioso spunto investigativo per gli inquirenti: nomi, cifre, appuntamenti. La base utilizzata per smerciare la droga era una “casuzza”, così come descritta dagli indagati, presa in affitto. Documentati 72 episodi di cessione di sostanza stupefacente perfino nei pressi di una caserma che, come prevede la legge in materia, ha anche fatto scattare l’aggravante contestata oggi. Nell’operazione coinvolto anche un richiedente asilo – che fino ad oggi risiedeva in una comunità alloggio ad Agrigento. 

Gli indagati hanno adesso venti giorni di tempo per presentare memorie e rendere dichiarazioni al pubblico ministero per evitare la richiesta di rinvio a giudizio. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Cusumano, Barba, Giardina, Vella, Raguccia, Vetro, Augello, Virgone, Balsamo. 

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *