Favara

Detenuto in condizioni di sovraffollamento: risarcito il padre di Gessica Lattuca

Un risarcimento pari a 12.368 euro per aver trascorso 1546 giorni in carcere in condizioni di sovraffollamento in violazione dell’articolo 3 Cedu. E’ questa la cifra che dovrà essere corrisposta a Giuseppe Lattuca, padre di Gessica, la ragazza madre di quattro figli scomparsa da Favara il 12 agosto dello scorso anno e di cui non […]

Pubblicato 5 anni fa

Un risarcimento pari a 12.368 euro per aver trascorso 1546 giorni in carcere in condizioni di sovraffollamento in violazione dell’articolo 3 Cedu. E’ questa la cifra che dovrà essere corrisposta a Giuseppe Lattuca, padre di Gessica, la ragazza madre di quattro figli scomparsa da Favara il 12 agosto dello scorso anno e di cui non si hanno più tracce proprio da quel giorno. Lo ha stabilito il Tribunale di Sorveglianza di Bolzano, presieduto dal giudice Claudio Gottardi, che ha rigettato il reclamo posto in essere dal Ministero della Giustizia (Dap). 

Secondo i magistrati di sorveglianza Giuseppe Lattuca sarebbe stato detenuto nelle case circondariali di Agrigento, San Cataldo e Caltanissetta in condizioni di sovraffollamento in uno spazio – nel periodo compreso dall’1 marzo 2011 al 6 ottobre 2016 e dal 22 novembre fino al 16 ottobre 2017 – inferiore ai tre metri quadrati. 

Lattuca, che era finito in carcere per truffa ed evasione, ha presentato reclamo tramite il legale di fiducia Giuseppe Barba quando si trovava detenuto presso il carcere di Bolzano denunciando la violazione dell’articolo 3 Cedu ovvero un “trattamento inumano e degradante” durante la detenzione. 

Giuseppe Lattuca è il padre di Gessica Lattuca, la 28enne madre di quattro figli scomparsa da Favara la sera del 12 agosto dello scorso anno. Quando si sono perse le tracce della ragazza il padre si trovava in carcere e proprio da lì intervenne sulla vicenda scrivendo una lettera alla trasmissione televisiva Quarto Grado. In quell’occasione Giuseppe Lattuca fece un appello alla comunità favarese chiedendo di rompere il muro del silenzio: “Se sapete qualcosa, fatevi avanti senza timori”.

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