Favara

Favara, revocata libertà vigilata a Ignazio Sicilia

Per il tribunale di Sorveglianza allo stato attuale “non sussistono dati idonei a giustificare un giudizio di pericolosità sociale”

Pubblicato 3 anni fa

Il tribunale di Sorveglianza di Palermo presieduto dal giudice Attilio Caputo, accogliendo il ricorso avanzato dall’avvocato Giuseppe Barba, ha revocato la misura di sicurezza della libertà vigilata a Ignazio Sicilia, 47 anni di Favara. 

Sicilia, con diversi precedenti penali tra cui la condanna a 12 anni nell’ambito dell’operazione antimafia San Calogero, era stato dichiarato “socialmente pericoloso” e per questo sottoposto alla libertà vigilata dal tribunale di Sorveglianza di Agrigento nel maggio scorso. Alla base della misura di sicurezza la condanna irrevocabile, un procedimento pendente per violazione della normativa sul reddito di cittadinanza e alcuni incontri con pregiudicati.

La difesa ha sostenuto la lontananza nel tempo delle condotte contestategli, l’esperienza detentiva senza criticità e l’estraneità a nuove indagini per mafia che hanno invece coinvolto il fratello Giuseppe, considerato il vertice della famiglia mafiosa di Favara e per questo arrestato nell’operazione Xidy. Il tribunale di Sorveglianza di Palermo ha accolto la tesi difensiva ritenendo che allo stato attuale “non sussistono dati idonei a giustificare un giudizio di pericolosità sociale”.

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