Si è svolto ieri mattina un nuovo interrogatorio di Antonio De Pace, 27enne infermiere calabrese, arrestato lo scorso 31 marzo con la gravissima accusa di aver ucciso la fidanzata Lorena Quaranta, aspirante medico di Favara, al culmine di una lite divampata all’interno dell’appartamento che condividevano nel piccolo paese di Furci Siculo, nel messinese. De Pace, assistito dall’avvocato Ilaria Intelisano, ha chiesto di essere sentito dal pm Roberto Conte che coordina le indagini sul femminicidio. L’indagato, accusato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi, ha aggiunto alcuni dettagli su quanto avvenuto quella tragica notte ma ancora oggi rimane un mistero il movente. De Pace avrebbe parlato ancora una volta di ansie legate al Coronavirus. Tesi questa, già ribadita subito dopo l’arresto, che però è stata smontata dagli esiti dei test effettuati su entrambi che hanno dato esito negativo. Rimangono, dunque, ancora molti interrogativi da sciogliere sul perché di quell’efferato delitto maturato tra il 30 ed il 31 marzo all’interno di un appartamento di via delle Mimose.