Canicattì

Canicattì, a processo nonostante fossero già stati scagionati: prosciolti

Si chiude dopo 18 anni una vicenda che comunque avrebbe trovato il suo epilogo (probabilmente) nella prescrizione

Pubblicato 2 anni fa

Prosciolti a distanza di diciotto anni dai fatti con una sentenza di non luogo a procedere per ipotesi di reato da cui erano stati già scagionati nel 2017. Lo hanno disposto i giudici della seconda sezione penale del tribunale di Agrigento per il principio del “ne bis idem”: non si può essere giudicati due volte per gli stessi episodi. A fare la scoperta, sollecitato anche dagli avvocati della difesa, è stato il sostituto procuratore Gianluca Caputo (che aveva ereditato il fascicolo).

Per questo motivo lo stesso pm ha avanzato la richiesta di non luogo a procedere che è stata così accolta. Si chiude dopo 18 anni una vicenda che comunque avrebbe trovato il suo epilogo (probabilmente) nella prescrizione.

I due imputati, Diego Cutaia, 39 anni, e Lorenzo Licalzi, 36 anni, di Canicattì, erano accusati di essere gli autori di quattro rapine ad altrettanti distributori di benzina commesse tra la fine del 2004 e l’inizio del 2005. Per questi fatti già nel 2017 era intervenuto il gip con una archiviazione su richiesta della Procura. La stessa che, però, ha poi chiesto il rinvio a giudizio. 

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