Cattolica Eraclea

Cattolica Eraclea, omicidio marmista: “Killer ha rovistato documenti della vittima”

Nuova l’udienza, la prima dopo la scarcerazione con conseguente disposizione degli arresti domiciliari per l’imputato, del processo a carico di Gaetano Sciortino, operaio 56enne di Cattolica Eraclea, accusato dell’omicidio del marmista del paese Giuseppe Miceli, ucciso all’interno del suo laboratorio in via Crispi la sera del 6 dicembre 2015. Davanti la Corte d’Assise di Agrigento, […]

Pubblicato 5 anni fa

Nuova l’udienza, la prima dopo la scarcerazione con conseguente disposizione degli arresti domiciliari per l’imputato, del processo a carico di Gaetano Sciortino, operaio 56enne di Cattolica Eraclea, accusato dell’omicidio del marmista del paese Giuseppe Miceli, ucciso all’interno del suo laboratorio in via Crispi la sera del 6 dicembre 2015.

Davanti la Corte d’Assise di Agrigento, presieduta da Wilma Angela Mazzara, è comparso il maresciallo Nicolosi, dei carabinieri del Ris di Messina. 

Dopo la ricostruzione dei rilievi biologici nella scorsa udienza ad opera del maggiore Romano questa mattina si è passati all’analisi delle impronte trovate sulla scena del delitto: “Nel bagno abbiamo trovato tracce su un asciugamano, sui pomelli del lavabo e anche vicino al sapone. Analizzata anche la scrivania posta nelle adiacenze del luogo in cui è stata ritrovata la vittima notando la presenza di impronte sui cassetti in cui erano riposti alcuni documenti del Miceli. E’ come se qualcuno avesse aperto i cassetti “

E ancora: “Analisi anche su una scarpa sequestrata dai colleghi del nucleo operativo che coincideva con l’impronta trovata sulla scena del delitto. Accertamenti anche su una Fiat Punto, oggetto di sequestro, alla ricerca di tracce ematiche che trovammo sulla parte posteriore del sedile del lato passeggero”.

Il processo riprenderà il prossimo 7 luglio per completare la lista dei testi del pm. L’accusa è sostenuta in aula dal sostituto procuratore della Repubblica Gloria Andreoli. L’imputato è difeso dagli avvocati Santo Lucia e Giovanna Morello.

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