Cattolica Eraclea

Cattolica Eraclea, omicidio Contarini: Ferrera resta in carcere

L'uomo risponde al Gip ma non convince. Il movente? Dei lavori fatti male per conto della cugina

Pubblicato 1 anno fa

Il Gip del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano ha convalidato l’arresto di Giovanni Ferrera pensionato di sessantasei anni che quattro giorni fa ha assassinato con una coltellata Carmelo Contarini, operaio di cinquantadue anni.

Il Gip, dunque, ha accolto la richiesta di applicazione della misura cautelare in carcere formulata della Procura della Repubblica di Agrigento (l’inchiesta è condotta dal sostituto procuratore Paola Vetro e coordinata dal procuratore capo facente funzioni, Salvatore Vella).

Il presunto assassino, assistito dall’avv. Ignazio Matrtorana, nel corso dell’interrogatorio di convalida ha risposto alle domande del Gip ed ha fornito una tesi che non ha evidentemente convinto il dr. Provenzano.

Secondo le poche notizie trapelate, Ferrera avrebbe incontrato la vittima per discutere di alcuni lavori fatti per conto di una cugina e valutati negativamente dalla donna. Ferrera voleva far presente al Contarini il malcontento della parente. Poi, il fattaccio, con l’arrestato che traccia una ipotetica linea difensiva che farebbe riferimento ad una sua reazione per legittima difesa.

Resta da giustificare, tuttavia, perchè il presunto omicida si sia presentato all’ipotetico appuntamento con la vittima armato di coltellaccio.

Evidentemente, anche alla luce dell’esito dell’interrogatorio di garanzia che non indica chiaramente e con certezza un movente, proseguono le indagini ad opera dei carabinieri del col. Vittorio Stingo, tese ad individuare il movente reale dell’orrendo delitto.

 Carabinieri hanno arrestato un pensionato di sessantasei anni, Giovanni Ferrera, adesso accusato di omicidio aggravato.

Secondo una prima ricostruzione da parte dei militari dell’Arma l’uomo ha colpito con una sola coltellata al petto il muratore al culmine di una lite. Poi si è recato verso la stazione dei carabinieri dove ha anche consegnato l’arma del delitto. L’indagato, portato in caserma, si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del procuratore Salvatore Vella e del sostituto Paola Vetro. Resta ancora un mistero – lo ribadiamo – il movente del delitto.

Contarini e Ferrera pare si conoscessero ma, al momento, non si capisce quale sia stato il motivo del dissidio sfociato nel sangue

Nelle prossime ore il medico legale Alberto Alongi incaricato dalla  Procura di Agrigento eseguirà l’autopsia.

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