Giudiziaria

“Diplomi falsi in una scuola privata”, prosciolti tutti gli imputati 

Si chiude dunque con cinque proscioglimenti un capitolo giudiziario lungo quasi otto anni

Pubblicato 1 anno fa

Il gup del tribunale di Palermo Cristina Lo Bue ha disposto il non luogo a procedere, perché il fatto non sussiste, nei confronti di cinque persone coinvolte nell’inchiesta della procura di Palermo su un presunto giro di diplomi falsi nella scuola privata Amedeo D’Aosta. Si tratta degli amministrativisti Salvatore Frangiamore e Vittorio Di Natale, del dirigente scolastico Antonio Gibiino e dei professori Salvatore Li Vigni  e Martina Marino.

Si chiude dunque con cinque proscioglimenti un capitolo giudiziario lungo quasi otto anni. La vicenda nasce da alcune intercettazioni telefoniche disposte in un altro filone investigativo. Decisive le eccezioni sollevate dal collegio difensivo composto dagli avvocati Ylenia De Francisci, Ninni Reina, Valeria Minà e Maria Antonietta Falco. Le contestazioni mosse dai legali riguardavano l’inutilizzabilità delle stesse intercettazioni ma anche la genericità dei capi di imputazione che non hanno permesso di esercitare il diritto alla difesa.

Un processo che era già stato “depotenziato” con il venir meno dell’accusa più grave tra quelle contestate, cioè la corruzione. Questa mattina anche la procura di Palermo ha avanzato richiesta di non luogo a procedere e il gup, accogliendola, ha prosciolto tutti gli imputati. 

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