Giudiziaria

Droga dal Belgio a Favara: 4 condanne, un’assoluzione e un proscioglimento 

Si chiude così il secondo capitolo giudiziario dell'inchiesta "Up&Down"

Pubblicato 2 mesi fa

Quattro condanne, un’assoluzione e un proscioglimento per intervenuta prescrizione. Lo hanno stabilito i giudici della quarta sezione penale della Corte di Appello di Palermo nel processo scaturito dall’inchiesta “Up&Down”, l’operazione che ha fatto luce su un traffico di droga che dal Belgio, passando per Palermo, riforniva diverse piazze di spaccio dell’agrigentino. In Appello, dunque, si registrano lievi sconti di pena ma anche veri e propri ribaltoni. È il caso di Gaspare Indelicato, 41 anni, di Favara: in primo grado era stato condannato a 7 anni e 2 mesi di reclusione mentre oggi incassa l’assoluzione.

La pena più alta – 14 anni e 3 mesi di reclusione – è stata inflitta a Carmelo Fallea, 49 anni, di Favara. L’uomo, arrestato nuovamente lo scorso luglio per essere stato sorpreso in possesso di un chilo di cocaina, era stato condannato in primo grado a 16 anni. Queste, nel dettaglio, le altre condanne: 7 anni e 2 mesi a Carmelo Vaccaro, 46 anni, di Favara; 6 anni e 8 mesi a Rania El Moussaid, 39 anni, originaria del Marocco e residente ad Agrigento; 7 anni e 2 mesi (con il vincolo della continuazione con una precedente condanna) a Calogero Presti, 51 anni di Favara. Prosciolto dalle accuse, per intervenuta prescrizione, l’empedoclino Stefano Sacco, 61 anni, che in primo grado era stato condannato ad un anno di reclusione.

Si chiude così, dunque, il secondo capitolo giudiziario dell’inchiesta “Up&Down”. L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo Claudio Camilleri e condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile di Agrigento e dalla Tenenza di Favara, aveva portato all’individuazione di un’organizzazione dedita al traffico di cocaina e di hashish che dal Belgio e da Palermo faceva pervenire regolarmente presso Favara per poi distribuire le sostanze stupefacenti al dettaglio. È stato proprio il percorso che seguiva la droga verso il basso dal nord Europa all’Italia a dare il nome all’indagine “Up & down”. Durante il corso dell’indagine è stato effettuato l’arresto nel giugno 2014 di Calogero Presti che nella sua abitazione di campagna aveva 20 kg di hashish. Un altro riscontro alle indagini era arrivato dal sequestro di 1 kg di cocaina e di 4 kg di hashish nel settembre del 2014: da qui i militari hanno appurato la metodologia di spedizione dal Belgio all’Italia attraverso ignare compagnie di trasporto favaresi.

Nel collegio difensivo gli avvocati Salvatore Virgone, Angelo Nicotra, Daniela Posante,  Giovanni Castronovo, Antonino Gaziano e Salvatore Pennica.

 

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