Giudiziaria

Favara, violenza sessuale sull’amica della figlia: chiesti 9 anni e 6 mesi 

L’uomo è accusato di violenza sessuale nei confronti di una sedicenne, amica della figlia della coniuge

Pubblicato 2 anni fa

Il sostituto procuratore della Repubblica, Gaspare Bentivegna, ha avanzato la richiesta di condanna a 9 anni e 6 mesi di reclusione nei confronti di A.L., quarantunenne di Favara, accusato di lesioni aggravate ai danni della moglie e della figlia acquisita e di violenza sessuale su un’amica minorenne di quest’ultima. Il processo è in corso davanti il gup del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo. L’uomo, difeso dall’avvocato Salvatore Cusumano, è accusato di violenza sessuale nei confronti di una sedicenne, amica della figlia della coniuge.

Due gli episodi, che sarebbero avvenuti la stessa sera, al centro dell’inchiesta: il primo in auto quando, secondo l’ipotesi accusatoria, il 41enne avrebbe afferrato per il collo l’amica della figlia tentando di baciarla e palpeggiarla. Il secondo, poco più tardi, in un ristorante nel quartiere di Villaggio Mosè. In questa occasione l’uomo, che avrebbe anche avanzato proposte a pagamento, si sarebbe chiuso all’interno di uno sgabuzzino adiacente all’ingresso principale del ristorante tentando un secondo approccio sessuale con la ragazza.

Provvidenziale, secondo l’ipotesi accusatoria, l’intervento di un cameriere che – accortosi della scena- avrebbe invitato l’uomo a rientrare nel locale. Il 41enne è accusato anche del reato di lesioni aggravate ai danni della moglie e della figlia di quest’ultima. La prima, nel frattempo giunta sul posto dopo essere stata avvertita, sarebbe stata aggredita con calci e pugni mentre la più giovane presa a schiaffi.

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