Giudiziaria

Gdf al Comune di Agrigento: nel mirino le ordinanze di demolizione del 2017

Si sta acquisendo materiale di interesse investigativo (anno 2017), su disposizione della Procura della Repubblica di Agrigento.

Pubblicato 2 mesi fa

Da un paio di giorni, e l’attività non si è fermata, la Guardia di finanza staziona con continuità al Comune di Agrigento e sta acquisendo materiale di interesse investigativo, su disposizione della Procura della Repubblica di Agrigento, riguardante le ordinanze di demolizione (del 2017) di immobili abusivi. Con pazienza certosina, i militari Gdf stanno fotocopiando i provvedimenti amministrativi di natura urbanistica (e incamerati senza ricorrere al sequestro) seguendo l’ordine dato dal procuratore capo, Giovanni Di Leo. Si cerca negli uffici del capo di gabinetto e del sindaco.

L’indagine, dunque, almeno questa, riguarda vicende avvenute sotto la sindacatura di Lillo Firetto. Non si hanno al momento altri particolari e non si sa quando terminerà l’attività di indagine delle Fiamme gialle.

Come ormai noto, al Comune di Agrigento, da parecchie settimane si vivono momenti di tensione e di affanni. Ad una gestione politica ed amministrativa che fatica a correre verso il prestigioso obiettivo di “Agrigento, capitale della cultura 2025”, si contrappone una gestione giudiziaria di più vicende già esistenti da tempo che hanno avuto un sussulto ulteriore dopo l’arresto del comandante della Polizia giudiziaria e capo di gabinetto del sindaco Miccichè, Gaetano Di Giovanni (disposto dalla magistratura palermitana) e il coinvolgimento, per la Procura di Catania, in vicende di mafia e corruzione di due consulenti operativi nel Comune di Agrigento con specifici compiti di natura urbanistica (Prg in particolare) con ricadute inevitabili nel settore dei lavori pubblici, ossia gli ingegneri catanesi Paolo Di Loreto e Maurizio Erbicella.

Tutto questo terremoto giudiziario originato da autorità giudiziaria diversa da quella agrigentina ha attirato, inevitabilmente, l’attenzione dei pubblici ministeri guidati da Giovanni Di Leo e delle forze di Polizia che con l’opportuna discrezione stanno monitorando più situazioni critiche. Inutile negarlo ed è semplice ipotizzarlo: dalla visita dei ladri in municipio di qualche mese fa e dall’arresto di Gaetano Di Giovanni nulla è più come prima.

1 commenti
Un pensiero su "Gdf al Comune di Agrigento: nel mirino le ordinanze di demolizione del 2017"
  1. turiddru ha detto:

    Una guerra è in atto questo è chiaro a tutti, una guerra del nuovo modo di fare politica, che non fa di certo bene alla città candidata a Capitale della cultura, è evidente che non è più tollerabile che chi ci amministra debba sperperare denari per favorire la corruzione e gli amici degli amici, ma è pur vero che in questo modo non si può andare avanti…….io sento come dicevano gli antichi bardi “sentu scrusciu di catini” questo è evidente…ma la città non ne trarrà alcun vantaggio, solo un cambio di guardia, nella speranza ovviamente che la nuova amministrazione depurata da vecchi politici Regionali o Nazionali riesca a far bene ed ad attingere a tutti i finanziamenti possibili per dare luce e ricchezza alla comunità Agrigentina, no trattative private e/o affidamenti di somma urgenza ergo tangenti, ma bandi al miglior offerente servizi a rialzo non al ribasso….noi abbiamo bisogno di fluidità che solo il turismo ci può portare…. via i Ladroni via i mascalzoni via i finti Perbenisti… pulizia e servizi spazi verdi e aree attrezzate……aree di sosta parcheggi pluripiano, scale mobili, navette…..

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