Canicattì

“Gruppo whatsapp per eludere controlli”, salta prima udienza preliminare

L’ipotesi di reato è interruzione di servizio pubblico in concorso.

Pubblicato 3 anni fa

Falsa partenza – per alcuni difetti di notifica -dell’udienza preliminare a carico di 62 persone per le quali il sostituto procuratore Paola Vetro ha chiesto il rinvio a giudizio nell’ambito dell’inchiesta su un gruppo whatsapp utilizzato per eludere i posti di controllo delle forze dell’ordine a Canicattì. Il reato che viene contestato alle 62 persone è quello di interruzione di servizio pubblico. 

Tutti quanti fanno parte di un gruppo whatsapp denominato “Uomini mmiezzu a via”, creato ed usato per raggirare i posti di blocco. L’indagine scaturisce dal ritrovamento di un cellulare di uno dei membri del gruppo. Sotto inchiesta sono finiti non soltanto chi scriveva attivamente ma anche i partecipanti. Nel collegio difensivo, tra gli altri, gli avvocati Angela Porcello, Calogero Meli, Giovanni Salvaggio e Diego Giarratana.

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