La faida Favara-Liegi, proroga per le motivazioni: sospesi termini custodia cautelare
Il processo di Appello ha ribaltato completamente il verdetto di primo grado quando furono inflitte pesanti condanne e due ergastoli
Bisognerà attendere ancora altri novanta giorni per conoscere le motivazioni della sentenza di secondo grado del processo scaturito dall’inchiesta Mosaico, l’operazione che ha fatto luce sulla tristemente nota faida Favara-Liegi. Una lunga scia di sangue caratterizzata da tre omicidi che ad oggi restano senza colpevoli. La seconda sezione della Corte di Assise di Palermo, presieduta dal giudice Angelo Pellino, ha infatti prorogato di altri tre mesi il termine per il deposito delle motivazioni. Contestualmente, per salvaguardare le resine ragioni cautelari, i giudici hanno disposto la sospensione dei termini delle misure cautelari a carico di tre imputati: Calogero Bellavia (in carcere), Carmelo Nicotra e Gerlando Russotto (ai domiciliari). Negli ultimi due casi, in particolare, la pena inflitta è stata quasi interamente scontata.
Il processo di Appello ha ribaltato completamente il verdetto di primo grado quando furono inflitte pesanti condanne e due ergastoli. In particolare, i giudici di secondo grado hanno largamente riformato la sentenza del gup di Palermo: A Calogero Bellavia, inizialmente condannato al carcere a vita, sono stati inflitti 20 anni per due tentati omicidi (assolto per gli omicidi); lo zio Antonio Bellavia, anche lui condannato all’ergastolo in primo grado, è stato invece assolto da tutte le accuse (omicidio e tentato omicidio) e immediatamente scarcerato; assolto e scarcerato anche Calogero Ferraro, condannato in primo grado a 14 anni di reclusione. Sconti di pena anche per gli altri imputati: Gerlando Russotto (5 anni e 2 mesi); Carmelo Nicotra (3 anni, 9 mesi e 10 giorni); Salvatore Vitello (4 mesi e 10 giorni di reclusione). Negli ultimi casi la pena inflitta è stata quasi interamente scontata.
Con il verdetto di Appello, dunque, gli omicidi che hanno caratterizzato la faida Favara-Liegi restano senza colpevoli: Mario Jakelich, ucciso il 14 settembre 2016 in Belgio; Carmelo Ciffa, operatore ecologico empedoclino, ucciso in pieno giorno a Favara il 26 ottobre del 2016; Emanuele Ferraro, ucciso a Favara l’8 marzo del 2018. Per quest’ultimo delitto è stato assolto in primo grado Calogero Gastoni. A questi delitti si aggiunge anche quello di Rino Sorce, ristoratore ucciso a Liegi.