Catania

La piccola Elena uccisa a coltellate dalla madre: “Era gelosa della compagna dell’ex”

La madre è stata fermata per omicidio premeditato e soppressione di cadavere

Pubblicato 2 anni fa

Elena potrebbe essere stata uccisa dalla madre Martina Patti “per via di una forma di gelosia nei confronti dell’attuale compagna dell’ex convivente” in quanto non tollerava che alla donna “vi si affezionasse anche la propria figlia”. Lo scrive la procura di Catania in una nota in cui ricostruisce l’omicidio della piccola dopo il fermo di Patti per omicidio premeditato e pluriaggravato, l’omicidio della piccola.

L’OMICIDIO DELLA BIMBA

Un coltello da cucina per uccidere la piccola Elena e cinque sacchi neri per nasconderlo. Sono gli atroci dettagli dell’omicidio della bimba, 5 anni ancora da compiere, uccisa ieri a Mascalucia, in provincia di Catania. Il corpicino della bambina, all’esito dell’ispezione medico legale, ha evidenziato molteplici ferite da armi da punta e taglio alla regione cervicale e intrascapolare. I carabinieri lo hanno trovato in parte sotto terra, all’interno di cinque sacchi neri della spazzatura.

LA FARSA DEL SEQUESTRO

L’ipotesi che la piccola Elena fosse stata rapita da un gruppo di uomini incappucciati, come denunciato dalla madre nel pomeriggio di ieri, e’ stata smentita dalle telecamere di sorveglianza, “nonostante una strenua difesa ad oltranza della propria versione” da parte della donna. Lo afferma la procura di Catania sottolineando che “le prime risultanze investigative hanno consentito di accertare la mancata corrispondenza al vero del fatto denunciato, attesa l’assenza di gruppi ‘armati’ in via Piave nelle fasce orarie indicate”. Secondo il racconto della donna, il rapimento della figlia sarebbe stato “una conseguenza del comportamento dell’ex compagno, per non aver ascoltato precedenti messaggi minatori fattigli recapitare presso la propria abitazione in ragione del tentativo posto in essere di individuare il reale complice di una rapina ai danni di una gioielleria di Catania al posto del quale venne arrestato” il 15 ottobre del 2020 e “successivamente assolto nel settembre 2021 per non aver commesso il fatto”.

IL QUADRO FAMILIARE

Quello che e’ emerso dalle indagini e’ un “quadro di una famiglia non felice, in cui la gioia della figlia non ha compattato la coppia”. Lo ha detto il comandante del reparto operativo dei Carabinieri di Catania, il colonnello Piercarmine Sica, in conferenza stampa dopo il fermo della madre della piccola Elena, escludendo che vi sia “il coinvolgimento di altri” nell’omicidio. Il movente, ha confermato l’ufficiale, “puo’ essere la gelosia nei confronti della nuova compagna dell’ex convivente ma anche per l’affetto che Elena mostrava nei confronti della donna”. Su questo pero’ Martina Patti “non ha detto nulla. E’ rimasta sul vago, come se non si fosse resa conto di quello che ha fatto. E’ come se avesse detto ‘l’ho fatto ma non so perche””

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