Agrigento

Operaio morto alla zona industriale, slitta decisione su rinvio a giudizio

Per la morte di Massimo Aliseo, 28enne operaio della Medical Gas Criogenici

Pubblicato 2 anni fa

Slitta di sette giorni la decisione del gup del tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura nei confronti di tre persone per la morte di Massimo Aliseo, 28enne operaio della Medical Gas Criogenici, deceduto in seguito allo scoppio di una bombola di ossigeno il 2 gennaio 2019 nell’azienda che si trova alla zona industriale di Agrigento. Il giudice si è preso un’altra settimana per approfondire ulteriormente i fatti.

Sarà poi lo stesso Gup a decidere se rinviare (o meno) a giudizio i tre imputatati: Corrado Di Salvo, 58 anni, titolare dell’azienda; Nicolò Falzone, 49 anni di Porto Empedocle, e Giuseppe Campione, 37 anni di Agrigento, collega della vittima. Ai primi due viene contestato il reato di omicidio colposo. Al titolare della ditta in particolare il fatto di aver impiegato l’operaio come addetto al riempimento delle bombole nonostante la vittima fosse un addetto alla pulizia dei macchinari e di aver affidato a Falzone il compito di occuparsi delle misure di sicurezza nonostante quest’ultimo non avesse una adeguata formazione. A Falzone viene contestato il fatto di non aver comunicato al titolare la presenza di ulteriori utensili e oggetti che avrebbero potuto danneggiare le bombole. 

Infine a Campione, ex collega della vittima, viene contestato il reato di favoreggiamento perché – secondo l’accusa – avrebbe omesso di raccontare di aver spostato una motocicletta che si trovava all’interno del capannone subito dopo l’esplosione.

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