Giudiziaria

Palma di Montechiaro, ferì il genero con una sega: condanna definitiva 

La pronuncia definitiva è arrivata dalla Corte di Cassazione che ha confermato il verdetto della Corte di Appello di Palermo

Pubblicato 1 anno fa

Diventa definitiva la condanna a cinque mesi e dieci giorni di reclusione nei confronti di Luigi Bracco, imprenditore agricolo di Palma di Montechiaro, per il reato di lesioni aggravate. L’uomo era accusato di aver ferito alle mani con l’utilizzo di una sega il genero a margine di una lite.

La pronuncia definitiva è arrivata dalla Corte di Cassazione che ha confermato il verdetto della Corte di Appello di Palermo. In primo grado l’imprenditore era stato condannato dal tribunale di Agrigento a dieci mesi di reclusione poi ridotti della metà dai giudici di secondo grado in virtù del riconoscimento delle attenuanti generiche e dell’assoluzione dal reato di porto di arma da taglio.

Bracco, insieme al figlio, era già stato condannato per il tentato omicidio del genero Epifanio Cammarata. L’imputato è difeso dagli avvocati Giovanni Lo Monaco e Rosario Carrata. La parte civile è rappresentata dall’avvocato Daniela Posante. 

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