Giudiziaria

Processo “Opuntia”, tutti assolti dall’accusa di mafia tranne il pentito Bucceri

Alla fine del processo (rito abbreviato) di mafia denominato “Opuntia” (due diversi blitz nel 2016 prima e nel 2018 poi – che avrebbe disarticolato le famiglie mafiose di Menfi e Santa Margherita Belice) l’unico condannato per 416 bis è stato solo il collaboratore di giustizia. Tutti gli altri imputati, quelli gravati dalle accuse più pesanti […]

Pubblicato 5 anni fa

Alla
fine del processo (rito abbreviato) di mafia denominato “Opuntia” (due diversi
blitz nel 2016 prima e nel 2018 poi – che avrebbe disarticolato le famiglie
mafiose di Menfi e Santa Margherita Belice) l’unico condannato per 416 bis è
stato solo il collaboratore di giustizia. Tutti gli altri imputati, quelli
gravati dalle accuse più pesanti sono stati assolti.

Oggi, il
Gup del Tribunale di Palermo, Ermelinda Marfia ha assolto Domenico
Friscia, 55 anni di Sciacca; il medico di Menfi, Pellegrino Scirica, 63 anni, Giuseppe
Alesi, 48 anni, e il fratello Cosimo.

Condannati,
invece, il pentito Vito Bucceri che al blitz antimafia aveva dato un contributo
determinante. Due anni ed otto mesi di reclusione grazie allo sconto di pena
previsto per i collaboratori di giustizia. Due anni e sei mesi, invece, per
Vito Riggio che, tuttavia, ha avuto modificato il capo di accusa: da
associazione mafiosa a favoreggiamento aggravato. Quest’ultimo, difeso dall’avvocato
Calogero Lanzarone, è stato scarcerato poco fa.

Il
pubblico ministero, il sostituto procuratore della Direzione
distrettuale antimafia di Palermo Alessia Sinatra, nel corso della sua
requisitoria aveva chiesto invece quasi mezzo secolo di carcere

(48 anni
per l’esattezza) per i sei imputati la pena più alta (12 anni di reclusione) è
stata avanzata nei confronto di Domenico Friscia (difeso dall’avvocato Teo
Calderone che nel corso del processo era riuscito a farlo scarcerare con
provvedimento della Suprema Corte); 10 anni e 8 mesi per il medico di Menfi,
Pellegrino Scirica, la cui figura emergeva anche nelle carte dell’arresto del
capo di Cosa Nostra agrigentina Leo Sutera; 10 anni per Vito Riggio, 32 anni di
Menfi,  8 anni per Giuseppe Alesi, e 6
anni per il fratello Cosimo. Due anni di carcere erano stati richiesti per il
pentito Vito Bucceri, 46 anni.

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