Agrigento

“Truffa e interruzione pubblico servizio”, la difesa: “Relazione investigatore inutilizzabile”

A processo ci sono 10 autisti della Tua, azienda che si occupa del trasporto urbano ad Agrigento

Pubblicato 2 anni fa

Entra nel vivo il processo a carico di dieci autisti della Tua – azienda che si occupa del trasporto urbano ad Agrigento – a cui vengono contestati i reati di truffa aggravata e interruzione di pubblico servizio. Ieri mattina, davanti il giudice Agata Genna, la parola è passata agli avvocati della difesa che hanno ribadito come la relazione dell’investigatore privato, assunto dall’azienda, sia inutilizzabile perché priva delle necessarie autorizzazioni della Prefettura. Inoltre la difesa ha rimarcato la genericità dei capi di imputazione non consentendo così una difesa adeguata. 

Dieci gli imputati: il consigliere comunale Angelo Vaccarello, Maurizio Buttigè, 52 anni; Maurizio Camilleri, 52 anni; Giuseppe Danile, 60 anni; Giuseppe Donisi, 52 anni; Vincenzo Falzone, 53 anni; Giuseppe Lattuca, 59 anni; Michelangelo Nasser, 57 anni; Andrea De Carmelo Russo, 59 anni; Giuseppe Trupia, 54 anni. I fatti contestati (2016-2017) dalla procura agrigentina scaturiscono dalla denuncia dell’azienda stessa che, con l’aiuto di un investigatore privato, comincia a fare indagini sui propri dipendenti presentando poi un dossier al Palazzo di Giustizia.

Secondo l’accusa gli autisti dei bus avrebbero venduto biglietti acquistabili solamente presso le rivendite a bordo dei mezzi e non registrandoli poi nell’apposita “distinta giornaliera di rivendita”. A tre dei dieci indagati viene anche contestata l’ipotesi di interruzione di servizio pubblico perché – durante il proprio turno di servizio – avrebbero sostato al di fuori del percorso consentito per circa venti minuti causando una modifica di alcune fermate.

Per gli stessi fatti è in corso da circa due anni un procedimento davanti il giudice del lavoro del Tribunale di Agrigento che ha annullato tutti i provvedimenti di licenziamento che erano stati proposti dall’azienda reintegrando i dipendenti a lavoro. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Leonardo Marino, Teresa Chiara, Gianluca Urso e Alessandro Rampello e Daniela Posante.

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