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Naro, fuoco a terra confiscata alla mafia gestita da una coop

Un incendio nei giorni scorsi ha mandato in fumo circa 40 ettari di coltivazioni delle terre confiscate alla mafia e gestite dalla cooperativa sociale Livatino in territorio di Naro, nell’Agrigentino. “Qualora si trattasse di un incendio di origine dolosa – commentano i deputati regionali del Movimento 5 Stelle – sarebbe un fatto grave e preoccupante. […]

Pubblicato 4 anni fa

Un incendio nei giorni scorsi ha mandato in fumo circa 40 ettari di coltivazioni delle terre confiscate alla mafia e gestite dalla cooperativa sociale Livatino in territorio di Naro, nell’Agrigentino. “Qualora si trattasse di un incendio di origine dolosa – commentano i deputati regionali del Movimento 5 Stelle – sarebbe un fatto grave e preoccupante. In ogni caso ai componenti della cooperativa sociale ‘Rosario Livatino – Libera Terra’ giunga la nostra solidarieta’”. “Alla cooperativa – aggiungono i deputati – giunga l’invito ad andare avanti senza tentennamenti. Siamo fiduciosi sulla capacita’ degli inquirenti di fare luce su una vicenda che potrebbe avere tinte fosche”.

“La Confcooperative Sicilia sede territoriale di Agrigento, esprime solidarietà e vicinanza ai soci e alla dirigenza della Cooperativa Sociale Rosario Livatino, per la perdita del raccolto dovuto all’incendio sui terreni coltivati a grano e foraggi. Circa 40 ettari, andati in fumo con un danno economico di migliaia di euro. Da una prima verifica parrebbe che l’incendio sia di natura dolosa. Se le indagini confermeranno questa ipotesi, condanniamo con forza l’atto vile con cui la criminalità continua a seminare intimidazione nei confronti di chi lavora per il bene comune. Come Confcooperative, troveremo il modo di sostenere il lavoro svolto dai soci della cooperativa, che quotidianamente continuano a coltivare terreni sottratti alle mafie e restituiti alla comunità.Continueremo con forza a sostenere nella quotidianità del nostro lavoro e in tutte le sede i principi saldi della legalità sul nostro territorio.Per queste ragioni rivolgiamo un appello alle Istituzioni, alle forze dell’ordine, e a tutte le forze  sociali, affinchè ci si adoperi tutti insieme, a sostenere concretamente le realtà imprenditoriali che hanno deciso di impegnarsi ed investire nella riattivazione dei beni confiscati alle mafie. “

“Esprimo la mia vicinanza e quella di tutta la città ai soci della cooperativa Rosario Livatino che, voglio ricordare, ho voluto e contribuito alla sua nascita. Ricordo ancora il bando, chiedemmo a “Libera” di redarlo, per la individuazione delle figure necessarie alla futura cooperativa”, dichiara la sindaca Maria Grazia Brandara. “La cooperativa Livatino non è nuova ad attacchi, minacce ed “inviti a desistere” ricordo ancora il furto delle arnie nella valle dei templi.Continuerà il suo percorso e Naro con il suo Sindaco sarà al loro fianco così come ha sempre fatto!È un dovere di tutti sostenere il lavoro delle aziende che operano in terre confiscate alla criminalità. Confido nelle indagini dei Carabinieri affinché si possa risalire agli autori del vile gesto“, ha concluso il primo cittadino.

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