Mafia

Blitz “Montagna”, la difesa: “Assolvete Giuseppe Nugara”

Continua il processo scaturito dall’inchiesta antimafia denominata “Montagna”. Nell’ultima udienza, l’avvocato di Giuseppe Nugara, presunto boss di San Biagio Platani, ha chiesto l’assoluzione per il suo assistito nel dinattimento che si sta tenendo col rito abbreviato. Per Nugara la Dda, attraverso i pm Sinatra e Ferrara, hanno chiesto la condanna 20 anni di reclusione, mentre […]

Pubblicato 5 anni fa

Continua il processo scaturito dall’inchiesta antimafia denominata “Montagna”. Nell’ultima udienza, l’avvocato di Giuseppe Nugara, presunto boss di San Biagio Platani, ha chiesto l’assoluzione per il suo assistito nel dinattimento che si sta tenendo col rito abbreviato.

Per Nugara la Dda, attraverso i pm Sinatra e Ferrara, hanno chiesto la condanna 20 anni di reclusione, mentre il difensore dello stesso, nella sua arringa, ha evidenzatiato come “la ricostruzione investigativa non accerta neppure l’esistenza di una famiglia mafiosa a San Biagio Platani”.

Sempre nella sua arringa durata quasi tre ore, l’avvocato di Nugara, Giuseppe Barba, ha dichiarato anche: “Il pentito Quaranta ci viene a dire che si tratta addirittura di mandamento”.

Nugara è uno delle figure chiave dell’inchiesta e, secondo l’accusa, avrebbe avuto legami con l’allora sindaco del paesino agrigentino Santo Sabella con cui avrebbe stretto un “accordo elettorale”.

In udienza è stata discussa anche la posizione di un altro indagato, il favarese Stefano Valenti, 51 anni, ritenuto dagli inquirenti esponente di spicco della famiglia mafiosa del paese d’origine.

Anche per lui l’accusa ha chiesto 20 anni di carcere, mentre la difesa, rappresentata dall’avvocato Angela Porcello, ha chiesto l’assoluzione.

La Porcello nella sua tesi difensiva ha definito il pentito Quaranta “inattendibile e contraddittorio” in quanto avrebbe indicato in due diversi verbali di interrogatorio due scenari diversi.

“In un primo momento – dice la Porcello – indica il reggente della famiglia mafiosa in Pasquale Fanara, e definisce Valenti suo stretto collaboratore. Poi indica nei Sicilia i nuovi capimafia del paese”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *