Aggredisce sette poliziotti penitenziari staccando a morsi il mignolo di uno di loro ingoiandolo. Protagonista dell’incredibile e violento episodio è il boss di Cosa Nostra, originario di Santa Elisabetta, Giuseppe Fanara, 60 anni, condannato all’ergastolo per l’omicidio del maresciallo Giuliano Guazzelli. Il fatto è avvenuto lo scorso 17 giugno nel carcere di Rebibbia.

Fanara è stato immediatamente trasferito nel carcere di massima sicurezza di Sassari, in Sardegna. “Vi scanno come maiali” avrebbe detto il boss che da ormai quasi dieci anni è ristretto al 41bis.

Fanara, originario di Santa Elisabetta, è stato per un breve periodo al comando di Cosa Nostra agrigentina prima del suo arresto avvenuto nel 1999 nelle campagne di Favara durante un summit di mafia in seguito alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Alfonso Falzone che fecero luce sugli omicidi del maresciallo Guazzelli e dell’agente Pasquale Di Lorenzo oltre che na lunga scia di sangue caratterizzata – tra il 1991 e 1994 – da ben 21 uccisioni.