Mafia

Inchiesta Cartagine: 18 anni in Appello al boss siculianese Caruana

La Corte d’Assise d’Appello di Torino presieduta da Piera Caprioglio, al termine di un nuovo processo di secondo grado svolto dopo una sentenza di annullamento con rinvio della Corte di Cassazione, ha condannato a 18 anni di carcere il boss originario di Siculiana Alfonso Caruana, narcotrafficante attivo tra Sud America, Canada.  Si tratta dell’ultimo procedimento […]

Pubblicato 5 anni fa

La Corte d’Assise d’Appello di Torino presieduta da Piera Caprioglio, al termine di un nuovo processo di secondo grado svolto dopo una sentenza di annullamento con rinvio della Corte di Cassazione, ha condannato a 18 anni di carcere il boss originario di Siculiana Alfonso Caruana, narcotrafficante attivo tra Sud America, Canada. 

Si tratta dell’ultimo procedimento nato dall’inchiesta ‘Cartagine’, dal nome del porto colombiano da cui partì un carico di cinque tonnellate di droga intercettate dai carabinieri a Borgaro Torinese nel marzo del 1994. Un’operazione che ancora oggi viene considerato come uno dei più grandi sequestri di stupefacente mai effettuato in Italia. Caruana, ritenuto il capo indiscusso della famiglia mafiosa Caruana-Cuntrera, era stato indicato già da Giovanni Falcone come personaggio di rilievo nel mondo del narcotraffico. Nei confronti dl “boss dei due mondi” la procura generale di Torino aveva chiesto 21 anni per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti.

Torneremo in cassazione – dichiara l’avvocato Brucale -. Ci sono una serie di norme del giusto processo che non sono state rispettate”. Tra queste, secondo il legale, “l’utilizzo di dichiarazioni di un testimone rese all’estero in un altro procedimento senza un difensore italiano, né l’obbligo di dire la verità”.

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