Mafia

Mafia, 39 anni fa venivano uccisi Pio La Torre e Rosario Di Salvo

Fu La Torre a presentare la proposta di legge volta all'inserimento nel codice penale del reato di associazione mafiosa

Pubblicato 3 anni fa

Trentanove anni fa la mafia uccideva uno dei suoi più acerrimi nemici, il politico e sindacalista del Pci Pio La Torre, trucidato a Palermo mentre stava raggiungendo la sede del partito in Via Turba a bordo di un’autovettura guidata dal compagno di partito Rosario Di Salvo, che perse la vita insieme a lui. Fu La Torre a presentare la proposta di legge volta all’inserimento nel codice penale del reato di associazione mafiosa, fino a quel momento non passibile di condanna. 

La proposta prevedeva inoltre la confisca dei beni riconducibili alle attività illecite dei condannati ed una volta approvata è divenuta nota come legge Rognoni-La Torre (Legge 13 dicembre 1982 n. 646), segnando uno dei momenti più importanti nella storia della lotta alla Piovra. Ricordando l’anniversario, il deputato dem Carmelo Miceli, della Commissione parlamentare Antimafia, ha sottolineato la necessità di “ricordare il sacrificio e il coraggio di questi uomini. Per non dimenticare chi ha dato la propria vita per consegnare a noi una società e un mondo più libero e più giusto”.

“Educare gli studenti al rispetto dei principi civici significa porre le basi per costruire una collettivita’ futura libera da ogni forma di condizionamento criminale. Per queste ragioni manifesto il mio apprezzamento verso il Progetto educativo promosso ogni anno dal Centro da Lei presieduto, quale tangibile contributo al consolidamento di una coscienza pubblica che ripudia ogni espressione di violenza”. Cosi’ Sergio Mattarella, in un messaggio al Presidente del Centro di studi “Pio La Torre”, Vito Lo Monaco, nel giorno del trentanovesimo anniversario della morte per mano mafiosa di Pio La Torre e di Rosario Di Salvo.

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