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Mafia, chiesti sei secoli di carcere per il mandamento della Montagna

Oltre sei secoli di carcere sono stati richiesti – al termine della requisitoria – dai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti delle 52 persone coinvolte nella maxi operazione antimafia “Montagna”, eseguita dai carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento lo scorso 22 gennaio 2018. Oltre sei secoli di carcere (637 anni) sono stati richiesti, al […]

Pubblicato 5 anni fa

Oltre sei secoli di carcere sono stati richiesti – al termine della requisitoria – dai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti delle 52 persone coinvolte nella maxi operazione antimafia “Montagna”, eseguita dai carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento lo scorso 22 gennaio 2018.

Oltre sei secoli di carcere (637 anni) sono stati richiesti, al termine di una requisitoria sostenuta in aula dai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia “spalmata” in tre tronconi, nei confronti delle 52 persone coinvolte nella maxi operazione antimafia “Montagna” che – all’alba del 22 gennaio – disarticolò le cosche mafiose che compongono appunto il mandamento della Montagna. 

Nell’aula bunker del carcere Ucciardone i magistrati della Dda – il procuratore aggiunto Paolo Guido con i sostituti Alessia Sinatra, Geri Ferrara e Claudio Camilleri – hanno illustrato l’atto di accusa chiedendo le pene più alte per coloro i quali sono considerati i promotori: i capi delle famiglie mafiose che compongono il mandamento della Montagna al cui vertice ci sarebbe stato Francesco Fragapane (per lui la richiesta di 20 anni di carcere). 

Uno dei pilastri dell’accusa è rappresentato dalle dichiarazioni di Giuseppe Quaranta che, subito dopo il suo arresto, ha deciso di collaborare con la giustizia (per lui oggi l’accusa chiede 8 anni con tutte le riduzioni per la collaborazione). 

Dei 58 imputati solo in sei hanno scelto il rito ordinario e sono l’ex sindaco di San Biagio Platani, Santo Sabella di 54 anni; Domenico Lombardo, 26 anni di Favara, Salvatore Montalbano, 26 anni, di Favara, Calogero Principato, 26 anni, di Agrigento, Giuseppe Scavetto, 49 anni, di Casteltermini; Antonio Scorsone, 53 anni, di Favara.

L’inchiesta Montagna colloca territorialmente le cosche che agiscono nei comuni ricadenti la zona montana agrigentina ossia Santa Elisabetta, Bivona, San Biagio Platani, San Giovanni Gemini, Alessandria della Rocca, Casteltermini e Raffadali. Geograficamente il territorio è questo e dentro vi operano le famiglie locali delle quali la pubblica accusa ha fornito elementi strutturali e attività. L’intero gruppo dei comuni compongono il mandamento mafioso della Montagna non solo geograficamente –  come illustrato dall’accusa – ma anche quantitativamente vista la mole di atti compiuti dai Carabinieri  del Reparto operativo di Agrigento che questa inchiesta hanno coltivato e sviluppato.

Il collegio della difesa è composto dagli avvocati Angela Porcello, Giuseppe Barba, Antonino Gaziano, Giovanni Castronovo, Riccardo Pinella, Antonino Mormino, Giovanni Vaccaro, Raffaele Bonsignore, Tanja Castronovo, Salvatore Salvago, Salvatore Virgone, Salvatore Manganello, Alba Nicotra, Giuseppe Sodano e Graziella Vella.

Di seguito tutte le richieste di condanna:

• Adolfo Albanese = 10 anni e 8 mesi

• Giuseppe Blando = 11 anni

• Vincenzo Cipolla = 15 anni

• Antonio Domenico Cordaro = 6 anni + 30 mila € multa

• Carmelo Battaglia = 4 anni e 5mila euro di multa

• Franco D’Ugo = 4 anni e 5 mila euro di multa

• Giacomo Di Dio = 11 anni 

• Santo Di Dio= 10 anni e 6 mesi

• Salvatore Di Gangi = 20 anni 

• Angelo Di Giovanni= 15 anni 

• Stefano Di Maria = 9 anni 

• Vincenzo Dolce = 3 anni 

• Francesco Maria Drago = 3 anni e mille euro di multa

• Pasquale Fanara = 20 anni 

• Daniele Fragapane = 12 anni 

• Francesco Fragapane= 20 anni 

• Raffaele Fragapane = 11 anni 

• Giovanni Guttuso = 20 anni 

• Alessandro Geraci = 3 anni

• Angelo Giambrone = 12 anni

• Francesco Giordano = 14 anni 

• Salvatore La Greca = 14 anni

• Viviana La Mendola = 3 anni

• Raffaele La Rosa = 18 anni

• Roberto Lampasona = 11 anni

• Antonio Licata = 12 anni

• Calogero Limblici = 14 anni

• Calogero Maglio = 12 anni

• Vincenzo Mangiapane (cl.54) = 10 anni e 6 mesi

• Vincenzo Mangiapane (cl.55) = 20 anni 

• Vincenzo Mangiapane (cl. 71) = 12 anni

• Domenico Maniscalco = 14 anni

• Antonio Maranto = 14 anni

• Pietro Paolo Masaracchia = 4 anni e 5 mila euro di multa

• Giuseppe Nugara = 20 anni

• Salvatore Pellittieri = 8 anni e 8 mila euro di multa

• Concetto Errigo = 4 anni e 5 mila euro di multa

• Vincenzo Pilliterri = 9 anni

• Luigi Pullara = 20 anni

• Calogero Quaranta = 10 anni

• Massimo Spoto = 18 anni

• Giuseppe Luciano Spoto = 20 anni

• Vincenzo Spoto = 15 anni

• Gerlando Valenti = 15 anni

• Stefano Valenti = 20 anni

• Giuseppe Valenti = 3 anni

• Giuseppe Vella = 18 anni

• Salvatore Vitello = 3 anni

• Antonino Vizzì = 20 anni

• Salvatore Puma = 12 anni

• Giuseppe Quaranta = 8 anni (con riduzione per collaborazione)

• Pietro Stefano Reina = 6 anni

• Nazarena Traina = 3 anni

• Calogero Sedita = 11 anni

• Viviana La Mendola = 3 anni

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