Mafia

Mafia, Fiammetta Borsellino: “Clan non sparano ma cercano alleanze con politica ed economia”

“Le organizzazioni criminali continuano a trovare alleanze nei settori strategici dell’economia e della politica: per questo non bisogna mai abbassare la guardia”. Così, in una intervista a La Repubblica, Fiammetta Borsellino, la quale a proposito dell’arresto del candidato forzista al Consiglio comunale di Palermo Pietro Polizzi per scambio elettorale politico-mafioso, sottolinea: “solo perché la mafia non […]

Pubblicato 2 anni fa

“Le organizzazioni criminali continuano a trovare alleanze nei settori strategici dell’economia e della politica: per questo non bisogna mai abbassare la guardia”.

Così, in una intervista a La Repubblica, Fiammetta Borsellino, la quale a proposito dell’arresto del candidato forzista al Consiglio comunale di Palermo Pietro Polizzi per scambio elettorale politico-mafioso, sottolinea: “solo perché la mafia non spara più non significa che non esista: le organizzazioni criminali sono bravissime a adeguarsi ai nuovi contesti socio-economici e vivono di alleanze fuori dall’organizzazione. La mafia non è forte in quanto tale, ma perché trova alleanze all’esterno. L’arresto del candidato di Forza Italia dimostra tutto questo. Non bisogna mai smettere di parlare di mafia e di questione morale”. Il sistema politico non ha ancora anticorpi per difendersi, secondo Fiammetta Borsellino, “ecco perché tutti noi dobbiamo avere un compito di vigilanza, indipendentemente dagli schieramenti politici. Si tratta di forze che lavorano sottobanco e possono riemergere. Siamo molto distanti dall’averle eliminate. Tutti siamo responsabili, in un momento in cui la città, in vista delle elezioni, può crescere e svilupparsi o fare al contrario un enorme passo indietro”.

Vede un passo indietro nel sostegno di Totò Cuffaro e Marcello Dell’Utri al candidato sindaco del centrodestra Roberto Lagalla? “Non è moralmente e politicamente accettabile – risponde Fiammetta Borsellino – che persone condannate per mafia influenzino l’andamento elettorale o appoggino candidati con le loro liste. Bisogna dire chiaramente da che parte si sta”. Palermo, dunque, è a un bivio? “A un bivio importante. Tutti siamo coinvolti, anche se non assumiamo direttamente degli incarichi. Oggi un’amministrazione può governare bene solo se ha la collaborazione di tutta la cittadinanza”.

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